Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

Allora il nostro compito è creare leader e pensare che non è un problema salva- guardare questo patrimonio, bensì un’opportunità per aiutare tutti noi a prendere delle decisioni per il futuro che conservino la nostra anima e l’umanità. V IRMAN C USENZA Ringrazio il professor Iodice anche perché ha introdotto un criterio, quello della leadership, caratterizzante non solo per il mondo artistico e culturale, ma anche per il contributo che questo sapere ha nell’informare ruoli di coordinamento, di- rettivi e d’impresa. In questo senso può esser molto interessante sentire il presi- dente Dall’Ongaro, che guida un’istituzione culturale importante come Santa Cecilia e che, proprio per l’intrinseco aspetto che ha un’orchestra – per come è organizzata e coordinata, per il lavoro che c’è dietro al palco – può diventare un modello a cui guardare. Perché lì si uniscono il sapere specifico musicale e il sapere artistico con la capacità organizzativa. L’orchestra è di fatto un modulo necessario e “trasportabile” in un contesto diverso da quello stesso dell’arte e della musica. In questo senso, come contaminare questi mondi e quanto ormai quel mondo che lei frequenta e nel quale si impegna può diventare quel bacillo di contaminazione di cui parlavamo. M ICHELE DALL ’O NGARO Presidente - Sovrintendente Accademia Nazionale di Santa Cecilia Buongiorno a tutti e grazie per questo invito. Vorrei dire tante cose, ma provo a dire l’indispensabile, o forse il superfluo. In questo momento, in cui il concetto di autorità è messo continuamente in di- scussione ovunque, ciò che invece non è messo in discussione ed emerge sempre di più è il bisogno di riconoscere l’autorevolezza. Per i giovani questo è indispen- sabile, perché l’autorevolezza non la rubi, non la erediti, non puoi far finta di averla, c’è o non c’è. Questo spiega anche il successo di alcune iniziative riguardo a conferenze, a festival di letteratura e via dicendo. Lo studio della musica questo aspetto te lo insegna subito. Tu cominci a cinque/sei anni a studiare come pensare 2. Relazioni 35

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=