Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

l’Espresso, le denunce da Cederna, a Pasolini, a Testori erano fatte anche in prima pagina. Talvolta in prima pagina vengono fatte denunce da alcuni giornalisti che, come diceva D’Andrea, inventano scandali che non ci sono. C’è per esempio un ragazzo che una mattina si è inventato, per andare in prima pagina su la Repub- blica, che facendo un restauro avevano rovinato gli affreschi di Assisi, pubblicando delle foto prima e dopo. Siccome questo giornalista è anche mio amico, ma con- sidero sia uno scandalista, vado di notte per vedere gli affreschi di Simone Martini rovinati. Incontro il restauratore, c’era stato un conflitto interno con il ministero e scopro che quegli affreschi non sono toccati dal sessantotto. Il giornale aveva pubblicato in prima pagina fotografie false, perché era uno scan- dalo che non c’era. Allora è ovvio che uno si chieda perché avvenga. Perché se vai in prima pagina per dire una cosa seria è un conto, ma non ho visto in prima pa- gina, in tempi di grave situazione geopolitica, il dato su cui volevo dire due cose. Noi abbiamo due culture oggi. La nostra cultura, una grande civiltà cristiana, la civiltà dell’arte e della bellezza, dei monumenti, della letteratura, della musica. Poi abbiamo una civiltà distruttiva che, per ragioni che non voglio discutere, in nome di un dio che dovrebbe essere un dio del male, intende distruggere la civiltà e la bellezza. E lo fa, come dimostra ogni giorno nei paesi del Medio Oriente. Cosa presidia questi due momenti? Il Giubileo, che è in corso, ma di cui non c’è traccia in alcuna testimonianza nelle regioni giubilari, se non nelle Marche. Ieri appunto abbiamo inaugurato questa mostra, un pacchetto in cui l’assessore di Loreto, convinto che vi sia il Giubileo, ha fatto un ossequio al Papa con quattro mostre. Ma in Umbria non c’è una mostra, a Bologna non c’è una mostra, a Fer- rara non c’è una mostra, nel Lazio non c’è una mostra e un altro giornalista – un critico d’arte – ha stabilito che le opere di Misericordia di Caravaggio non dove- vano andare a Roma al Quirinale. Ha fatto un articolo moralistico e ha stabilito che erano fragili e che non si potevano spostare. Per cui il Pio Monte di Miseri- cordia, dove vanno trentamila persone all’anno, si è sottratto al Giubileo. In com- penso Caravaggio è ad Ascoli Piceno, a Tokyo, a Monza. Lì possono girare. “La Flagellazione” poi: mi devono spiegare dove e perché Caravaggio può andare a Monza e non può andare a Roma dal Papa. Perché il Papa rappresenta una di- 2. Relazioni 41

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