Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

mensione giubilare tiepida. Questo Papa, che ha avuto un grande fulgore all’inizio, dà segnali ormai forse di debolezza fisica. Certo non è un combattente, come forse lo si sarebbe voluto, di quella civiltà cristiana che chiede presidi di difesa, anche materiale, dei suoi monumenti. In compenso, per capire chi sono gli altri, c’era un meraviglioso istituto, tra i più gloriosi d’Italia, fondato da Giovanni Gentile. Si chiamava Ismeo, diventato poi Isiao, ne è fondatore Giuseppe Tucci, uno dei più straordinari intellettuali italiani di tutti i tempi, paragonabile a Vico o a Benedetto Croce. Ebbene, l’ultimo atto dell’ultimo governo Berlusconi è stato chiudere l’Isiao e smantellarne la biblioteca. Per cui, un luogo dove tu potevi capire cosa c’è nella mente di quelli che oggi ci aggrediscono, e quindi un luogo di studio di quelle civiltà africane e orientali, è stato chiuso e devastato. Io so tutto nel dettaglio, perché conosco lo smantellatore e ho comprato il classificatore dei libri di Tucci e la sua scrivania per duecento euro. Il che vuol dire che noi, invece di proteggere il patrimonio, abbiamo governi che smantellano i presidi di civiltà e di conoscenza. Perché costano, forse. Ma sa- pere perché qualcuno distrugge Palmira forse sarebbe utile. Quindi da un lato la nostra cultura non la difendiamo, e abbiamo paura di prestare al Giubileo della Misericordia le opere di Misericordia, mentre mandiamo a Tokyo qualunque dipinto compreso il “Bacco” degli Uffizi. E poi abbiamo un istituto che potrebbe dirci come sono gli altri, e quello lo chiudiamo. Ora è chiaro che non voglio incontrare la polemica sui giornali, ma io non l’ho fatta perché volevo polemizzare con i giornali, e neanche perché volevo dire che certe forme di scan- dalismo sono sbagliate, inutili, dannose e pericolose anche se vanno in prima pa- gina, ma semplicemente perché è un segnale inquietante che una terza pagina stia in trentanovesima. Non nel fatto che poi tu non sei presente sul fronte di una po- lemica: può essere benissimo e va benissimo, sei stato su una polemica, non so su Pompei, spesso inutile. Quando cadevano i muri al tempo di Berlusconi era colpa di Bondi, adesso cadono i muri ma non è colpa più di nessuno. È chiaro che era strumentale perfino quello. Ma intendevo dire che la percezione dei valori di co- noscenza è passata da tre a trentanove, in una classifica che segna una mancanza di conoscenza e di approfondimento di quello che ti è utile per vivere. Ecco perché ho fatto quelle considerazioni che non erano polemiche, e tu hai giustamente ri- L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 42

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