Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura
il 27,9%, al terzo spettacoli sportivi e al quarto le visite a siti archeologici e mo- numenti 21,9%. Non saprei dire quale peso abbiano le truppe cammellate di sco- laresche ammassate nei posti, però certamente è significativo. Seguono discoteche, teatri, musica leggera, all’ultimo posto la musica classica, ma c’è speranza. Soprattutto, noi tutti sosteniamo e apprezziamo molto l’Art bonus, ma attenzione ad essere coerenti. Abbiamo uno stato che incoraggia le imprese e le aziende cul- turali a cercare il privato, e questo va benissimo, ma al tempo stesso accadono cose strane. Le istituzioni culturali e artistiche che hanno una partecipazione statale o un controllo statale – leggi un consiglio di amministrazione con rappresentanze di soci fondatori pubblici – sono obbligate, in conseguenza dell’anticorruzione di Cantone, a costringere i soci privati a dichiarare lo stato patrimoniale. Aspetto che, visto che siamo in Umbria, ha costretto una persona per bene, generosa, in- telligente, sensibile come Carla Fendi ad uscire dal consiglio di amministrazione del Festival di Spoleto. Questo ha la conseguenza di far scappare i privati come soci fondatori dalle stesse fondazioni private alle quali si chiederebbe invece di averne di più. Tutti stiamo segnalando ai ministeri competenti questa anomalia, che vi garantisco va tenuta sotto osservazione. V IRMAN C USENZA Volevo invitare D’Andrea ad intervenire su questo tema e cioè su come, in realtà, le nuove regole possono scoraggiare gli interventi dell’impresa e del privato nel pubblico, sostituendo il pubblico ove possibile. Come rimediare al paradosso, visto che con la nomina dei direttori dei musei l’estate scorsa, prendendoli spesso anche dall’estero, si è cercato invece di fare il contrario, cioè di portare una ventata di ef- ficienza in un mondo che non ne aveva tanta? G IAMPAOLO D’A NDREA Il tema della sfida dell’efficienza nell’uso delle risorse deve riguardare tutti i settori che, in qualche modo, hanno a che fare con i beni culturali e con il patrimonio culturale. È una sfida ineludibile anche per il mondo della musica, per il mondo L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 44
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