Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

ritrovare molte opere sparse nel mondo. Poi quella sul Signorelli, in una cittadina come Spello. In quella circostanza invitai un gruppo di Cavalieri del Lavoro a venire in Umbria per visitare la mostra del Pinturicchio, facendo il giro in pullman delle località dove si trovavano gli affreschi e le cose belle realizzate dal Pinturicchio. Andammo anche a Spello, dove fu possibile vedere una cappella prestigiosa, la Cappella Ba- glioni, che a mio avviso è uno splendore d’arte. Ebbene, abbiamo compiuto davvero un lunghissimo percorso e in questo contesto il problema di qualche anno fa riguardava chi dovesse occuparsi di attività museali e mostre, non avendo più le istituzioni risorse da investire. È giusto esaminare – giornalmente, settimanalmente, mensilmente – nelle nostre riunioni le richieste che giungono da soggetti terzi, per poter effettuare qualche piccola attività sul territorio. Talvolta, ci viene detto che sarà disponibile un con- tributo del 50%, che spesso invece non c’è, oppure le rendicontazioni vengono modificate per poter ottenere un contributo dalla fondazione. L’alternativa sta nel fare un salto di qualità, dunque dotarci direttamente di un’en- tità che abbiamo denominato Cariperugia Arte, con una struttura che la governi e che possa essere essa stessa l’animatrice delle attività sul territorio. Grazie alle risorse della Fondazione, abbiamo dunque immaginato una struttura che pensa, e pensa soltanto, a cosa fare per consentire alla nostra comunità di cre- scere. Ed abbiamo anche immaginato dove svolgere questa attività. Disponiamo di un importante palazzo di nostra proprietà, Palazzo Baldeschi al Corso, dove ab- biamo ottenuto alcuni lasciti che abbiamo valorizzato e inserito all’interno di que- sto contenitore. Un piano è adibito alle mostre tematiche che di volta in volta proponiamo. Su altri due piani, che nei prossimi mesi saranno ultimati, inten- diamo collocare stabilmente tutte le opere di proprietà della fondazione, in modo che possano essere fruibili e visibili. L’ultimo piano poi servirà per collocare le do- nazioni. Ne abbiamo avute tantissime: spesso ci offrono collezioni intere, ma non siamo in grado di poter adempiere agli obblighi del donante, che magari vorrebbe che tutte fossero esposte nel palazzo nobile di Palazzo Baldeschi, quando invece potremmo farlo in un altro sito sicuramente degno ed adeguato. 3. Testimonianze di Cavalieri del Lavoro 53

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