Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

M ARIA L UISA C OSSO E YNARD Presidente Fondazione Cosso Buongiorno, grazie presidente per questa bellissima iniziativa, grazie per avermi coinvolta. L’occasione mi permette di parlare della realizzazione del sogno della mia vita. Ho lavorato moltissimo in azienda, il mese prossimo festeggerò i 56 anni di attività imprenditoriale. Ho iniziato giovanissima, subito con responsabilità im- portanti e ho lavorato tantissimo con i giovani: ovviamente ero giovane io, erano giovani i miei collaboratori. Abbiamo creato un gruppo meraviglioso e insieme abbiamo costruito un’azienda straordinaria, che è diventata di grande valore in- ternazionale e che soprattutto ha portato quei giovani cresciuti nel periodo in cui io mi occupavo della gestione, insieme a dirigenti meravigliosi, a guidare opera- zioni importanti. Parliamo di componentistica dell’auto, non di armamenti. Il lavoro così stretto con i miei collaboratori, con i miei operai, mi ha permesso di capire il valore dei giovani. E ho maturato sempre il desiderio che fosse necessario arrivare a rivalutarli, a non permettere loro di distrarsi dalle cose belle della vita. Quando nel 1998 sono diventata Cavaliere del Lavoro, ho sentito questo impegno ancora più forte. Nel 2008 è nata la Fondazione Cosso ed è nata allora perché avevo bisogno di qualcuno che mi appoggiasse, che mi sostenesse, che lavorasse con me e per me, perché c’erano molte idee da sviluppare. Questo qualcuno è stata mia fi- glia, che un giorno mi ha detto: “Se vuoi partire, ti vengo dietro”. E così siamo par- tite, e lei davvero ha dedicato tutto il suo impegno, la sua attività a questo sviluppo. Abbiamo avuto l’opportunità di acquistare una bellissima dimora, distrutta dal- l’incuria, che era stata di proprietà della famiglia Cacherano di Bricherasio. Uno dei figli, Emanuele, è stato tra i fondatori della Fiat, oltre che finanziatore della fondazione Fiat. La sorella, vissuta in quella dimora fino al 1950, è morta giova- nissima, lasciando tutto in eredità ad una congregazione religiosa che ha destinato il castello a residenza per anziani, trasformando i grandi saloni in camere con bagno, tagliando gli affreschi, rompendo i pavimenti... Tanti anni di lavoro in azienda mi hanno permesso di impostare il lavoro della fondazione con qualità e metodo. E questo ha aiutato molto lo sviluppo ed i rap- porti che abbiamo costruito, soprattutto con le scuole. Ha molto interessato il L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 60

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