Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

Diamo aiuto anche a fondazioni minori e meno strutturate di noi. Inoltre, come avete visto scorrere nelle immagini, abbiamo acquisito il brand Capucci, nota mai- son del settore moda. La Fondazione Roberto Capucci, una delle poche fondazioni romane patrimo- nializzate, insieme alla nostra, può contare su una vastissima raccolta di abiti da sera meravigliosi, oltre a 25.000 disegni realizzati dal Maestro nel corso della sua vita. Stiamo collaborando per organizzare una mostra intitolata “La donna ro- mana” che punta ad essere molto innovativa, perché potrà contare su abiti da sera con teste di figure in marmo di donne romane: a seconda dello stile dell’abito, sa- ranno del periodo classico, piuttosto che medioevali, rinascimentali, barocche, neoclassiche. Vi sono poi anche tantissime mostre in giro per il mondo. Siamo stati negli ultimi anni a Singapore, in Texas, a Los Angeles, stiamo per andare in Cina, e siamo stati in Europa: a Parigi, Londra, Basilea, Madrid, dove c’è ancora una mostra in corso, e poi ovviamente in tantissimi posti in Italia. Abbiamo una storia di passioni un po’ buffe in famiglia. Le donne, quattro gene- razioni di donne romane – da mia nonna a mia madre, io e mia figlia Vittoria – si sono occupate di arte. Mentre gli uomini della famiglia di mio padre si sono sempre occupati di vino e sono molto orgogliosi del gradimento che incontrano nel Lazio i vini della nostra azienda Casale del Giglio. Ma il mio sentimento di imprenditore non poteva ignorare i giovani, il loro stato di insicurezza, la scarsa capacità di progettare e immaginare il futuro. Per questo motivo ho avviato la realizzazione di un intero quartiere di housing sociale che, come gli imprenditori del settore sanno, è un segmento immobiliare poco remu- nerativo. È indubbia tuttavia l’utilità di questa iniziativa per tutti quei giovani che possono avere accesso ad abitazioni che costano cinque euro al metro quadrato per un mese di affitto. Con soli trecento euro al mese, per uno spazio medio di sessanta metri quadrati, molti ragazzi possono quindi avere un luogo dove stare e da parte mia, come donna e come madre, cerco di far progettare gli spazi in modo che siano realmente vivibili L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 72

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