Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

lastica, mettendo in evidenza l’esigenza di potenziare la preparazione nell’educazione artistica, nel campo musicale e nel campo letterario e linguistico. Oggi ci limitiamo a parlare di una parte della nostra identità, anche per seguire la scaletta dei vostri la- vori, ma l’identità linguistica non è cosa da meno, né elemento trascurabile. Attraverso questo meccanismo, che si collega ad un’altra operazione – questa sì necessariamente quantitativa, ovvero mettere a disposizione insegnanti preparati affinché il potenziamento si traduca in un insieme di attività curricolari ed extra curricolari – il primo settembre 2016 avremo oltre 10 mila insegnanti nella scuola italiana che si occuperanno di materie artistiche. Sotto questa definizione includo la musica, la storia dell’arte, le discipline artistiche propriamente intese in senso più laboratoriale. Includo, quindi, un mondo dell’educazione che acquista un peso specifico molto più elevato nel curriculum dello studente e nella progettazione di- dattica della scuola. Questo passaggio produrrà quello che non avrebbe mai potuto produrre l’inseri- mento di un’ora di storia dell’arte in più, come mi veniva chiesto in autorevoli consessi qualche tempo fa, quando stavamo elaborando il nostro modello didattico ed educativo. Occorre quindi superare questa distinzione e riaffermare, a partire dalla scuola, la centralità di questi temi con un corpo insegnanti quantitativamente e qualitativa- mente preparato per affrontare questa sfida. Il secondo tema riguarda un’altra mancanza drammatica e curiosamente perpetuata nel tempo nel sistema educativo del nostro Paese, ovvero la separazione drastica tra il sapere e il fare, tra il mondo della conoscenza e il mondo del lavoro o, se preferite, dell’applicazione pratica della conoscenza. Questo non riguarda soltanto gli istituti tecnici e professionali, pilastro dell’indu- strializzazione del ’900, che nella loro rivalorizzazione troveranno la loro funzione in una versione adeguata ai tempi, ma riguarda tutto il dominio della conoscenza. Quando si distingue in maniera netta il momento dell’acquisizione di una prepara- zione teorica della scuola da quello del lavoro, non si avrà mai la possibilità di arrivare a quello che nel vostro rapporto, a mio parere molto opportunamente, viene chia- L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 82

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