Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura
mata contaminazione dei saperi e contaminazione di attività. Ciò che invece un gio- vane, fin dai banchi di scuola, deve cominciare a sperimentare per comprendere la propria vocazione, il proprio talento, operando poi una propria scelta di vita che sia – perché no? – di tipo artigianale, imprenditoriale o di qualsiasi altro tipo. Non posso pertanto che ribadire l’importanza dello schema di alternanza scuola- lavoro, di cui si è molto parlato, facendo anche un appello a tutto il mondo degli imprenditori affinché sia il primo destinatario e il primo co-protagonista di questo processo. È un altro cambiamento di prospettiva, che va al di là dei numeri delle ore e delle centinaia di milioni che sono stati investiti. Introdurre in tutte le scuole superiori, sia licei che istituti tecnici, questo differente modo di concepire il curriculum didattico – e quindi il modello educativo – è un altro punto fondamentale nella svolta educativa necessaria per giungere ad un’edu- cazione alla cultura che sia pervasiva, continuativa e permanente e, fuori dalla scuola e dalle università, dia il proprio contributo al miglioramento della società italiana. Il terzo punto, curioso a dirsi in un paese come l’Italia e senza troppa differenza tra governi di destra e di sinistra, sta nella totale separazione e distanza di due mi- nisteri che hanno due missioni assolutamente complementari: l’istruzione e la cul- tura. L’ho detto partendo dagli esempi di Palmira e di Garissa, constatando che la fusione tra queste due dimensioni è evidente da parte di chi ci osserva dall’esterno. Noi dobbiamo essere consapevoli dell’integrazione delle attività da svolgere e pro- grammare e dell’integrazione di un modello educativo che metta insieme il patri- monio storico-culturale. Con una scuola che si deve occupare di ciò di cui si occupa, dalle competenze scientifiche alle competenze umanistiche, ma che deve comunque saldare il tutto in un unico obiettivo di formazione dei giovani. Cito solo un esempio bello, che ha davvero un valore paradigmatico di quello che stiamo facendo con il Ministro Dario Franceschini su questi temi. Al di là della valorizzazione concreta del tema della lettura e dell’inserimento delle attività teatrali, sempre come potenziamento della didattica, mi piace ricordare l’alternanza scuola-lavoro che stiamo costruendo a Pompei per la gestione del sito e del contesto in cui si trova. Con autorevoli esponenti come Vittorio Sgarbi e gli 4. Interventi conclusivi 83
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