Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

A NTONIO D’A MATO Presidente Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Buongiorno e benvenuti a tutti. Siamo qui, in questa meravigliosa città, per tenere i lavori del nostro secondo seminario sulla cultura e sull’arte: tema molto caro ai Cavalieri del Lavoro, in quanto riteniamo rappresenti il vero grande vantaggio competitivo del nostro Paese. Abbiamo iniziato questo percorso qualche mese fa a Firenze, approfondendo il tema della governance del patrimonio artistico e mu- seale del sistema Italia. Oggi continuiamo in questa sede, parlando di educazione all’arte e alla cultura e del ruolo del pubblico e del privato. Lo facciamo attraverso un percorso che si articolerà in ulteriori tappe di approfondimento, proprio perché in un sistema quale quello italiano, con la storia e con il patrimonio che abbiamo ereditato e che fa parte della nostra più profonda identità, abbiamo non solo la responsabilità verso ciò che i nostri padri ci hanno consegnato, ma soprattutto la responsabilità nei confronti del presente e del domani. Il patrimonio culturale e artistico rappresenta per l’Italia uno dei grandi asset com- petitivi, il più importante e il più significativo. Altre realtà del mondo competono avendo a disposizione risorse naturali, risorse petrolifere, capacità di investimento e altre risorse di natura finanziaria. Noi ab- biamo l’arte e la cultura: e questo rappresenta per il sistema industriale e produt- tivo, come pure per l’economia e la società intera, un enorme valore non solo dal punto di vista culturale, ma anche dal punto di vista occupazionale e dello sviluppo della società e dell’economia. Desidero illustrare molto rapidamente l’articolazione di questa mattinata, durante la quale assisteremo allo svolgimento di una tavola rotonda, oltre a dibattiti, pre- sentazioni e testimonianze di Cavalieri del Lavoro impegnati in maniera attiva e sistematica nella promozione dell’arte e della cultura. Infine, gli interventi con- clusivi del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del sottoscritto. 1. Indirizzi di saluto 7

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