Perugia2016 WORKSHOP Educazione all'arte e alla cultura

Parlavo con il rettore dell’Università di Perugia del rapporto tra università e mondo del lavoro: un rapporto che ancora oggi stenta a vivere la dimensione che dovrebbe avere, perché ci sono ancora, molto spesso, resistenze, barriere e sospetti. Ricordo che ai tempi della mia presidenza di Confindustria, l’accusa più forte fu quella se- condo la quale noi volevamo “aziendalizzare” e “comprarci” le università italiane, disperdendo così un patrimonio straordinario. Ritengo invece che un’integrazione intelligente fra pubblico e privato potrebbe essere assolutamente determinante per valorizzare tutte le opportunità che abbiamo. Vogliamo cercare di promuovere, anche nel rapporto con il Ministero dei beni culturali, iniziative capaci di rendere operativamente più snello, agile e contem- poraneo non solo il profilo della governance, sul quale il ministero sta già lavo- rando, ma anche tanti altri aspetti che sul piano fiscale, economico e imprenditoriale oggi rendono difficile l’integrazione fra pubblico e privato. Su questo i Cavalieri del Lavoro si stanno impegnando, consapevoli che è questa oggi la vera grande partita sulla quale si gioca il futuro economico, occupazionale, sociale del nostro Paese e dell’Europa: riuscire cioè ad assumere il nostro patrimo- nio culturale, la nostra cultura, la nostra identità, la nostra civiltà, come elemento fondante per una nuova dimensione dell’essere e dell’operare in Italia e in Europa. L’educazione all’arte e alla cultura: il ruolo delle istituzioni pubbliche e dei privati 92

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