8 Tecnologia e innovazione per una transizione energetica svolti economici e occupazionali di questi cambiamenti, come affrontarlo sarà il tema del convegno. di cui parleremo oggi. Sentiamo parlare di ripristino delle centrali a carbone, il problema del nucleare che abbiamo abbandonato, è chiaro che le complessità sono di altissimo livello. Fra le altre cose, all’inizio della mia carriera, da giovane, costruivo una centrale nucleare vicino a Bologna e ricordo che fummo fermati dal referendum. Abbiamo deciso quindi di andare avanti con il titolo che rileggo: Tecnologia e Innovazione per una Transizione Energetica. Quello che non potevamo prevedere è stata una crisi di governo nella seconda metà di luglio, nel mese di agosto una campagna elettorale con la data indetta per le elezioni coincidente con la data del nostro convegno che era organizzato su tre giorni: venerdì, dove abbiamo fatto l’Assemblea; il sabato e la domenica. C’è stato un momento di imbarazzo, mi sono sentito con il Presidente Sella e con Franco Bernabè e abbiamo deciso di andare avanti. Troppo importante era l’argomento, il tema, per rimandarlo e l’unica alternativa era rinviarlo all’anno successivo. Come ho già detto a Roma non è facile trovare location e alberghi, figuriamoci in ottobre. L’alternativa era il rinvio all’anno successivo, in primavera, una pessima idea perché, con il problema della pandemia rare sono state le occasioni di ascoltare la voce dei Cavalieri del Lavoro. Di base rimaneva l’importanza del tema. Faccio alcune riflessioni sul nostro convegno. Qui usciamo fuori dalla tecnica, dall’energia. Sono considerazioni che vogliono essere di buono auspicio per il sindaco Gualtieri riguardo la candidatura di Roma per l’Esposizione Universale del 2030. Oggi ci troviamo al Palazzo dei Congressi, penso che molti di voi lo conoscano, è un capolavoro assoluto dell’architettura e ingegneria post razionalista, di Adalberto Libera. Doveva essere il cuore pulsante, il centro dell’E42, Esposizione Universale di Roma del 1942. Chiaramente l’esposizione non si tenne a causa della guerra ma il palazzo era sostanzialmente finito tranne che per qualche ritocco che fu fatto nei primissimi anni ’50.
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