Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

Buongiorno a tutti. Prima di tutto volevo ringraziare gli organizzatori, Vittorio, Franco, perché il convegno è centrato e dà l’opportunità a noi Cavalieri del Lavoro, che in qualche modo siamo attori in certi settori, di dare la voce a delle proposte e a delle soluzioni. Partiamo da quello che diceva lei, da questo contributo. Cinque progetti sono stati selezionati dall’Unione Europea come tecnologie, tra i quali questo è uno dei più grandi e che è stato finanziato per circa 200 milioni di euro. Per noi, ovviamente, è un orgoglio molto importante. Approfitto della platea per spiegare anche che cosa vogliamo fare con questo progetto che non è solo questo, ne abbiamo anche altri. Devo fare un piccolo passo indietro. Noi siamo una realtà storica nella chimica. Partiamo dalla storia della Montecatini, in qualche modo, il ceppo, su cose diverse, ma è quello, che raccontava Catia su altri settori. Veniamo da lì, dal Nobel per la chimica, che è stato Giulio Natta negli anni ’70. Quindi tutta una storia all’interno della nostra organizzazione. Abbiamo persone, con competenze straordinarie, che provengono anche da altre aziende, Dieci anni fa abbiamo deciso che bisognava fare qualcosa. Si intravedevano i cambiamenti, i problemi climatici, tutta una serie di questioni che ora si pongono all'attenzione, Franco li ha ben descritti, nella sua presentazione iniziale nella quale mi riconosco e che sono da affrontare. Abbiamo cominciato a lavorare per capire come potevamo in qualche modo utilizzare le tecnologie esistenti ma facendole lavorare in modo diverso. Mi spiego. Storicamente noi facciamo impianti di idrogeno da più di cinquant’anni, ma da gas metano quindi emettiamo CO2. Facciamo materiali plastici da idrocarburi attraverso un processo di hydrocracking ma comunque produciamo materiali che poi servono per l’industria. Allora ci siamo detti che dobbiamo cercare di rifare le stesse cose in modo da non cambiare l’industria a valle perché, se fai un prodotto completamente nuovo, devi apportare la novità su tutta la filiera con il rischio che non ci sia domanda sul mercato e quindi poi si presenta un problema strutturale. 101 5. L’impresa e la sfida dell’innovazione per la transizione energetica

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