Gela in Sicilia, che è stato approvato come miglior progetto su 33 proposte tecnologiche. Qui mi riallaccio al fatto che diceva Franco, bisogna lasciare all’impresa la tecnologia. La politica deve dare l’indirizzo, poi come fare, come arrivare a quell’obiettivo, bisogna lasciarlo alle imprese. In questo caso il problema è stato selezionato. In Toscana siamo con Alia con cui abbiamo iniziato la progettazione. Un’altra cosa importante è che noi non andiamo a toccare nuovi suoli, la nostra idea è costruire questi impianti in ex raffinerie che devono essere riconvertite, dove si possono reimpiegare quelle maestranze perché questi impianti devono essere comunque gestiti e manutenuti. Potremmo svuotare tecnicamente anche le discariche perché quelle sono per noi l’equivalente di un pozzo petrolifero. Abbiamo, quindi, la capacità di integrare, anche le filiere. Non possiamo pensare solo alla tecnologia, allo sviluppo e non pensare a qual è la ricaduta sul sistema industriale. Noi abbiamo verificato, e anche su questo abbiamo integrato sostanzialmente due mondi che non si parlavamo: il mondo della raccolta dei rifiuti e il mondo della chimica. Erano due mondi diversi. Oggi noi dialoghiamo, parliamo perché siamo integrati. Non sappiamo fare quello che sanno fare loro e stiamo riconvertendo tutta la filiera dei piccoli fornitori collegati molto al mondo dell’oil and gas perché, evidentemente, la raffinazione ha subito e sta subendo sempre di più una riduzione. Noi sfruttiamo quelle stesse competenze facendogli fare delle cose leggermente diverse ma nello stesso senso. Sono sempre manufatti. Credo che questa sia una risposta. Dovremmo avere, spero, dal prossimo governo (ne sono convinto), in un momento come questo la consapevolezza, che forse bisogna dare un po’ più di spazio all’ingegno italiano e qualcosa potremmo risolvere anche nel medio e nel lungo periodo perché la transizione è esattamente la sincronizzazione della decarbonizzazione con un processo green, nuovo. Se queste cose non le allineiamo, è chiaro che potremmo avere dei problemi di shock. Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 104
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