Non è solo una questione di gas serra, ma è anche una questione di biodiversità in particolare perché questo è il tema, l’altra faccia della luna di cui non abbiamo parlato oggi perché guardiamo l’immediato. Il tema si risolve dicendo che tutto ciò che previene, impedisce, ostacola la rigenerazione spontanea della biosfera, ergo tutto ciò che è l’inquinamento, è un problema allo stesso livello di importanza del gas serra. Bisogna quindi cercare una transizione verso un modello rigenerativo che mimica sostanzialmente la natura perché in natura per ogni reazione di biosintesi, ce n’è una di segno opposto di bio-decomposizione. È una magia! Gli organismi autotrofi, come le piante e anche i microrganismi, si cibano di anidride carbonica e di acqua per produrre ossigeno e zuccheri; noi, organismi eterotrofi, ci cibiamo di ossigeno e di zuccheri per produrre acqua e CO2 e questo è un meccanismo che va avanti da 3,6 miliardi di anni all’infinito a zero entropia, senza lasciare nessun tipo di residuo e squilibrio. Questo è il tema della economia circolare a cui è stato accennato. Fabrizio, che seguo da molti anni, trovo che sia un campione di economia circolare. L’abbinamento quindi della cosiddetta nature-based solutions con riferimento all’agricoltura rigenerativa è l’economia circolare di cui riteniamo possa essere la soluzione che, in qualche misura, ci porta a una società rigenerativa. Tutto parte però dalla vera origine del problema perché il problema non è la natura, il problema è l’uomo nella natura ed è la ricerca del benessere. Noi come Homo sapiens abbiamo una stima di un’impronta ecologica che è pari a 30 mila volte una specie simile alla nostra perché c’è una correlazione tra il body weight e quello che è la demografia di una specie. Noi abbiamo avuto una crescita demografica super esponenziale, nel senso che il tasso di crescita è più che aumentato, ma in più consumiamo diciotto volte il nostro fabbisogno biologico. Questa impronta ecologica quindi non può andare avanti così. Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 108
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