113 Chiudo dicendo una cosa: con il Pnnr verranno generati circa 10 mila dottorati di ricerca industriale all’anno nei prossimi anni. Questi specializzandi andranno all’estero se noi non saremo in grado di offrirgli dei posti di lavoro con delle compensation adeguate. È per questo motivo che vanno all’estero e noi saremmo qui a lamentarci della fuga dei cervelli. Credo che di nuovo sia nostra responsabilità capire come creare dei posti di lavoro con un corrispettivo che li compensi giustamente rispetto a quello che apprendono all’estero per cercare di trattenerli. FEDERICO FUBINI Lei tocca il tema che verrà affrontato nel secondo giro. Corro per andare avanti nel primo giro. Aurelio Regina, lei vede come le imprese italiane stanno reagendo a questo cambiamento anche di modello che è di breve, ma anche di medio lungo tempo. Lei, questa consapevolezza, questa capacità di reazione, la vede, c’è? Mi dica della sua prospettiva. AURELIO REGINA Cavaliere del Lavoro, Responsabile del settore energia di Confindustria Grazie e buongiorno a tutti. Credo che ci sia una grande comprensione, una grande sensibilità alla transizione da parte delle imprese, però prima di arrivare a questo e arrivare a parlare di futuro, preferisco affrontare il presente e l’immediato futuro perché credo che sia importante dare una voce anche all’impresa manifatturiera che consuma. Abbiamo ascoltato i temi visti dalla parte dei produttori di energia, dei distributori, per inquadrare gli sviluppi tecnologici del futuro però la situazione che stiamo vivendo è una situazione drammatica e che va affrontata perché, anche se non di5. L’impresa e la sfida dell’innovazione per la transizione energetica
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