FEDERICO FUBINI Peraltro il price cap elettrico con il disaccoppiamento sconta il piccolo dettaglio che avendo noi la quota maggiore di partecipazione del gas nella produzione elettrica siamo coloro che ne beneficiano meno. Abbiamo affrontato tutti questi fattori. Abbiamo sentito Adair Turner essere molto ottimista sulle prospettive anche nel hard to abate. E qui mi rivolgo a lei ingegner Rocca che avendo una visione globale in industrie tipicamente hard to abate, condivide l’ottimismo di Adair Turner e le preoccupazioni che abbiamo appena sentito? GIANFELICE ROCCA Cavaliere del Lavoro, Presidente del Gruppo Techint Io mi ritrovo moltissimo nella presentazione di Franco, nel senso che trovo che energia e siderurgia vivono intorno alle tre parole che lui ha usato: sicurezza, economicità e ambiente. Attenzione che il mondo della siderurgia ha una produzione di CO2 che è leggermente superiore all’Europa quindi quando noi responsabilmente ci poniamo il problema su come effettuare un percorso di decarbonizzazione, affrontiamo gli stessi problemi che abbiamo come Europa quando vogliamo parlare di decarbonizzazione. Dobbiamo convincere gli altri e in particolare la Cina perché la concentrazione di emissioni nel campo siderurgico è sostanzialmente degli altoforni della Cina. Queste sono le condizioni attuali. Attenzione che quando parliamo di Cina (e noi abbiamo il 50% del nostro fatturato negli Stati Uniti) il problema della guerra, evitabile o meno, si pone seriamente in tutti gli ambienti americani. Noi nelle nostre scelte siamo impegnati nell’interagire con la catena della sicurezza in cui ci muoviamo. Per dirvi l’impatto che può avere questo tema della sicurezza e dell’energia, contemporaneamente ci siamo trovati a passare, nella crisi pandemica, da un fatturato di 17 miliardi a un fatturato di 34 miliardi nell’arco di due anni. Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 118
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