nuando a lavorare anche lei in questi settori e ci sono società internazionali. All’estero si sta facendo sicuramente molto più sforzo, vi faccio solo l’esempio della CorPower Ocean che sta lavorando su reattori, di nuovo piccoli, probabilmente per trasporto navale. L’energia nucleare a bordo non è affatto una novità perché tutti i rompighiaccio che lavorano nel Mar Glaciale Artico sono tutti alimentati a energia nucleare con tecnologie vecchie e non abbiamo notizia di incidenti quindi non esiste un problema di sicurezza. Se torniamo al discorso della carbon capture, questa è una tecnologia che, secondo me, sarà assolutamente di transizione perché l’obiettivo finale non è catturare l’anidride carbonica ma evitare di emetterla. Però oggi serve e tutto il mondo ci sta lavorando. Sono tecnologie che non sono state particolarmente efficienti finora, e questo Francesco Starace me lo ha sempre detto ed ha avuto oltremodo ragione. Però ci si sta impegnando molto e oggi ci sono un centinaio di impianti importanti in giro per il mondo. Oggi si catturano circa 110 milioni di tonnellate di CO2 attraverso questi impianti, ce ne sono altri 135 che sono in pipeline e il mondo ci sta credendo. Vengo alla tua domanda. Le navi. Shell, Total ed Equinor hanno già ordinato due navi in Cina da 7 mila 500 metri cubi per il trasporto di CO2 liquida. Vuol dire che immaginano che questa CO2 liquida qualcuno gliela caricherà a bordo altrimenti queste navi non potranno girare. Che cosa succederà? Ci saranno sicuramente dei terminal che o riceveranno o manderanno del gas. Ma pensiamo che, nel frattempo, questa CO2 liquida, può comunque essere uno strumento importante. Perché? Stamattina sentivamo, ma lo sappiamo bene, che ci sono paesi del mondo, e non si tratta dell’Italia, ahimè, che riescono a produrre energia rinnovabile a prezzi ridicoli. Oggi in Italia si produce a circa 5 centesimi a kilowattora, mi diceva Stefano Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 126
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