Dobbiamo darci una mossa e non possiamo accettare che il mondo delle rinnovabili sia in mano alla Cina creando una nuova dipendenza energetica e creando un problema nuovo nella sicurezza e nell’economicità delle nostre forniture. Quello che dobbiamo ricordarci e quello che dobbiamo dire ai nostri rappresentanti politici e soprattutto al governo che si insedierà nelle prossime settimane spero, anche se temo che sarà un processo complicato, che i tempi dell’energia sono lunghi, non ci sono soluzioni rapide a un problema complesso. Ci sono voluti cinquant’anni perché l’economia del gas prendesse il sopravvento sull’economia del petrolio. L’energia è un sistema complesso che richiede tempi lunghi. Che i temi poi dell’economicità, della sicurezza e dell’ambiente vadano perseguiti tutti insieme, è un fatto. Non si può privilegiare un tema rispetto all’altro altrimenti avremmo magari le città più disinquinate del mondo ma dovremmo chiedere la carità perché sarà sparita l’industria. Il tema dell’ambiente in Europa poi, richiede che si dia un fortissimo sostegno all’innovazione. La cosa che è emersa e che emergerà dalla tavola rotonda a cui parteciperete fra poco, con le persone che hanno dato un contributo in termini di innovazione nel corso dei seminari che abbiamo fatto, è quanta ricchezza c’è di capacità innovativa, di capacità progettuale, di capacità realizzativa nell’industria italiana, questa deve essere messo al lavoro per risolvere il problema ambientale. Mentre alla tecnologia, negli ultimi quarant’anni, sono state dedicate risorse colossali ed è stato sviluppato il mondo che conosciamo oggi, che è un mondo che, effettivamente, ha creato un contesto molto interessante, nell’energia, innovazioni incrementali ne sono state fatte tantissime, ma innovazioni rivoluzionarie molto poche. C’è una potenzialità di innovazioni rivoluzionarie straordinaria. Ci sono tante imprese qui presenti che hanno dei progetti straordinariamente innovativi. Bisogna che l’Europa, ma soprattutto che il nostro governo, capisca che la tecnologia, le scelte tecnologiche devono essere lasciate all’industria, non può essere il governo che detta quali scelte, quali strade dobbiamo percorrere per promuovere la tecnologia. Tecnologia e innovazione per una transizione energetica 26
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