connesso. Per l’elettricità forse è ancora più vero. C’è un mercato connesso quindi è attirato dove il potenziale è favorevole. Ecco perché, per arrivare ad altre situazioni, l’unico modo per uscire dal concetto di Hub è riuscire a vendere, mettiamo a Gse, trasferire questi contratti di Gse che va sulle società, sui compratori, sugli energivori, punto a punto. Noi siamo forse il più grosso energivoro perché consumiamo per la parte industriale 7,5 miliardi di metri cubi l’anno fra la chimica, la raffinazione e tutta la parte di trattamento gas. Corriamo lo stesso pericolo anche se importiamo il gas. FEDERICO FUBINI Veramente importante, stiamo imparando moltissimo. Proporrei di buttare all’aria l’ordine alfabetico e parlare di ordine industriale. Restiamo sul gas. Venier, voi avete un ruolo fondamentale, state dando un aiuto fondamentale ad attraversare questo periodo. In inglese e nell’industria si chiamano Floating Storage Rigasification Units, noi le chiamiamo Piombino, Ravenna e le chiamiamo itticoltura, coltivazione delle cozze. A che punto siamo tra le cose di cui ha parlato Descalzi e il futuro dell’itticoltura di Piombino? STEFANO VENIER Amministratore Delegato di Snam La risposta vorrei darla indirizzando due piani: quello di breve, così do un aggiornamento, ma soprattutto inquadrare che cosa significa e quali sono le implicazioni delle cose che ci ha appena detto Descalzi, proprio dal punto di vista dell’organizzazione infrastrutturale ed energetica del Paese. Gli aggiornamenti sono molto semplici, peraltro la stampa quotidianamente li riporta. Dal punto di vista della copertura degli stoccaggi è stato fatto uno sforzo enorme e, devo dire che il governo ha messo delle risorse importanti che diversaTecnologia e innovazione per una transizione energetica 74
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