pianura padana e arrivavano da sud 20/25 milioni di metri cubi giorno. Oggi stiamo portando 80 milioni da Mazzara del Vallo quindi algerino, 80/85 in questi giorni, un pochino di libico ma soprattutto, quasi 30 milioni di metri cubi giorni attraverso il Tap quindi salgono 110/120 milioni di metri cubi. Abbiamo quindi completamente ribaltato la gestione del flusso che ha dei vantaggi e degli svantaggi: il vantaggio di garantirci la disponibilità, lo svantaggio che dobbiamo fargli attraversare tutta l’Italia quindi ha un consumo e soprattutto, e qui entra un altro elemento chiave nel ragionamento ed è anche la ragione per la quale abbiamo cercato dei posizionamenti al nord per i rigassificatori, abbiamo anche esaurito la capacità di trasporto da sud verso nord. Oggi quindi diventa strategico poter portare avanti il progetto della Dorsale adriatica che incrementerà e sdoppierà la capacità di trasporto da sud altrimenti anche il progetto del raddoppio del Tap, di cui si sta discutendo a livello europeo ed è stato inserito nel piano del REPowerUe come uno degli assi strategici, non saremo in grado di soddisfarlo perché non abbiamo più capacità disponibili da sud a nord. Questo progetto dell’Adriatica non è un progetto che abbiamo inventato in Snam l’altro ieri, è un progetto che sta seguendo un processo autorizzativo da più di dieci anni. FEDERICO FUBINI Arriveremo anche su questi temi delicatissimi. Descalzi voleva entrare con una supplica. CLAUDIO DESCALZI Una cosa velocissima sul discorso Hub. Un discorso di strategia energetica. Prendiamo la Spagna che consuma 27/30 miliardi di metri cubi l’anno. Noi siamo da decenni sui 70/75, 75 è la media. Loro su 32 miliardi di consumo, oltre a essere connessi all’Algeria, hanno più di 70 miliardi di capacità di rigassificazione. Cosa vuol dire? Che in un sistema energetico bisogna andare sempre in redundancy perché poi dall’energia nasce non solo l’industria, ma nasce la sanità, l’alimentazione, cioè dà anima e vita a tutto, a tutti i comparti. 4. Evoluzioni delle reti e nuove frontiere tecnologiche 79
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