Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale
o medie dimensioni, ha saputo conquistare, come è stato ricordato, posizioni di nicchia e di forza sui mercati internazionali, ma attenzione, la velocità del cam- biamento è tale che anche il ciclo di vita dei prodotti e il ciclo di vita delle tecno- logie diventa sempre più breve. Una volta un prodotto durava otto-dieci anni, oggi un prodotto in due anni è bruciato. E la corsa alla creazione di nuove nicchie, la corsa alla creazione di nuovo vantaggio competitivo e di posizionamento alto nella scala del valore è una corsa senza esitazioni, senza risparmio, nella quale tutti quelli che vogliono vincere sul mercato sono costretti a impegnarsi continuamente. E allora di fronte a questo grande cambiamento delle tecnologie, che è partito da lontano, perché oggi incominciamo a leggerlo in tutta la sua portata assolutamente radicale e innovativa, ma non è una questione di questi giorni e di questi mesi, come si pongono gli imprenditori? Beh, dal mio punto di vista, in una logica as- solutamente classica della nostra visione liberale di leggere il mondo dell’impresa un po’ schumpeteriana anche, chi non è in grado farlo muore, ed è giusto che muoia. Chi non è in grado di competere esce dal mercato, ed è giusto che sia così, e chi è in grado invece di cavalcare e di anticipare i cambiamenti e di governarli, e chi vince, di andare avanti. Quindi sicuramente una grande opportunità per il mondo delle imprese, ma al tempo stesso è anche una grande sfida per noi come imprenditori collettivi, come parte del ceto dirigente di un Paese come il nostro e di un’Europa come la nostra. Perché la vera portata competitiva di queste trasformazioni, al di là della lettura a livello di aziende e a livello di microsistema, portano la sfida radicale ai sistemi paesi nei quali le nostre imprese operano. E se non sono, queste innovazioni così fortemente radicali, accompagnate, anzi anticipate, da riforme istituzionali e sociali adeguate, il vero rischio è che, per quanto competitiva possa essere l’impresa che all’interno di quel sistema paese voglia introdurre il meglio e il massimo dell’in- novazione tecnologica e digitale, le rigidità e i contesti sistemici corrono il rischio di creare una frattura incolmabile e quindi, anziché accorciare le distanze, le di- stanze aumentano. Questo tema è stato molto ben svolto, sia nella prima che nella seconda parte della mattinata. Ed era il tema che appunto noi ci proponevamo di portare all’attenzione La rivoluzione digitale 102
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