Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

di questa mattinata, perché un Paese che guarda all’indietro, che fa passi indietro nelle sue riforme sociali e istituzionali o, se vogliamo leggerla nella chiave più com- plessiva, un’Europa che non sia in grado di fare quelle policy e quelle riforme per fare leva sul grande potenziale che nasce dalla nostra storia, dalla nostra cultura, dalla nostra capacità imprenditoriale, dalla nostra intelligenza e dal nostro capitale umano, corrono il rischio davvero di rimanere fuori dalla creazione di valore e di opportunità, e corrono il rischio, anzi, hanno quasi la certezza direi, di vedere ancor di più impoverire i propri ceti sociali, comprimere il proprio ceto medio, creare fratture e disuguaglianze che non sono più sostenibili. Noi stiamo vivendo una fase di grandissima pericolosità. Non è un caso che in quasi tutti i Paesi occidentali le democrazie siano in una fase di grandissima debolezza. C’è una crisi di leadership nel mondo, ne abbiamo par- lato più volte qui anche tra Cavalieri del Lavoro, l’anno scorso a Verona ne par- lammo in maniera molto puntuale e compiuta. La crisi delle democrazie occidentali, che è l’effetto negativo di quell’ondata di globalizzazione che ha por- tato moltissime delle nostre imprese ad outsourceare in Paesi a basso costo, emer- genti, a basso tasso di democrazia, ad alto livello di controllo, che hanno anche una leadership molto più forte e molto più dura, e che oggi stanno creando sui mercati internazionali un’attenzione molto forte, tutto questo ha determinato una fortissima compressione del ceto medio. Il ceto medio negli Stati Uniti, pur con tasso di occupazione molto alto, è stato distrutto dal fatto che l’outsourcing ma- nifatturiero che si è verificato nel corso degli ultimi vent’anni ha determinato che ci fossero, sì, tanti lavori, ma tutti in un’industria di servizi che paga poco. E lo stesso si è realizzato qui in Europa. L’outsourcing che è stato fatto in Paesi a basso costo da molte delle aziende che vivevano, prosperavano e vendevano in Eu- ropa ha fatto sì che rendessero disoccupati i propri consumatori. Per cui era facile andare a produrre, nella logica del vantaggio del breve periodo laddove il lavoro costava meno e dove magari le protezioni, dumping sociale ed ambientale consentivano anche margini di profitto che non erano più possibili in un’Europa che cercava di regolamentarsi ancora di più, salvo poi a rendere, dopo tre, quattro, cinque, dieci anni più poveri e più disoccupati i loro consumatori di 6. Intervento conclusivo 103

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