Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale
delle Confindustrie dei diversi Paesi europei, e facendo uno studio di diritto com- parato sul mercato del lavoro, dove allora noi cercavamo di promuovere e di por- tare avanti la riforma del mercato del lavoro, la Flexsecurity, tutto quello di cui ho parlato prima insomma. Quelli erano anni durissimi, anni nei quali io giravo con otto persone di scorta, al povero Biagi tolsero la scorta, e nonostante noi facessimo pressioni di tutti i tipi la scorta non gliela diedero; ci fu una campagna di odio fe- roce nei nostri riguardi, ma io avevo la scorta e Biagi no, e due settimane dopo Biagi fu ucciso. E allora il linguaggio è veleno! E definire assassino politico chi ha portato avanti una riforma, che magari può le- gittimamente non essere condivisa, vuol dire creare quella campagna di odio e quella campagna di veleno che in un Paese come il nostro ha una traccia di sangue che noi abbiamo il dovere di non dimenticare! Questo è inaccettabile. Non sta a me certo difendere Renzi, per carità, né penso che lui voglia essere difeso da me, quindi da questo punto di vista non c’è confronto, ma noi abbiamo il dovere, come cittadini e come imprenditori e come classe dirigente, di non essere accon- discendenti rispetto a campagne di odio e uso di linguaggio che non è accettabile. E allora proprio perché il linguaggio è veleno, con i toni pesanti di chi vuole essere, fra virgolette, autorevolmente impegnato in questo campo, noi abbiamo di fronte a noi uno scenario ricco di opportunità, però anche ricco di sfide significative. C’è una inadeguatezza forte nel mondo occidentale di leadership politica. Quasi tutti i Paesi del mondo occidentale hanno ondate di populismo forte, 30-35% di estremismo, nazionalismo, chiusura protezionistica, tensioni terribili, la Merkel addirittura che ha bisogno di Erdogan, con il quale litigava fino a sei mesi fa, per cercare di non perdere le elezioni. Quindi siamo in una situazione di grandissimo rischio e di grandissima difficoltà. Ma abbiamo anche grandi opportunità da met- tere in campo, perché abbiamo tutto quello di cui abbiamo parlato prima: dall’al- lungamento della nostra vita, ai nuovi bisogni e quindi ai nuovi mercati, alle nuove professioni, al capitale umano di cui noi disponiamo. Ma abbiamo bisogno di classe dirigente capace di realizzare quelle riforme necessarie perché lo sviluppo e la crescita creino occupazione ed equità sociale e sostenibilità. La rivoluzione digitale 108
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