Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

mia e Commercio e fu anche mio professore: «Parto terra terra», ecco, parto an- ch’io terra terra, poi il crescendo rossiniano lo faranno le tavole rotonde. Desidero dire una cosa che non è così ben percepita cioè che in molte imprese è sempre più il cliente a fare il lavoro del dipendente, almeno in certi settori. Pensate nel nostro, nel bancario: noi abbiamo l’86% delle operazioni che entrano ogni giorno nei nostri libri fatte direttamente dai clienti, i nostri dipendenti ne fanno ormai solo il 14%. Ma quell’86% ha anche una caratteristica straordinaria: è esatto, è preciso. La cosa spesso non evidente è che la rivoluzione digitale porta a maggior precisione, gli errori sono pochissimi. Pensate ai biglietti aerei, il cittadino oramai col suo telefono smartphone fa la prenotazione, si fa la carta d’imbarco, addirittura in molti posti nel Nord non c’è nessuno che controlla, si passa il telefono sul let- tore, non si deve più esibire il documento, c’è solo la macchina che legge la carta d’imbarco, che è sul telefonino, il lavoro che facevano le agenzie di viaggio, che facevano le hostess, che facevano le addette all’aeroporto. Per esempio a Tromsø non c’è più nessuno nemmeno per spedire il bagaglio: il viaggiatore il bagaglio se lo prende, va vicino alla macchina col suo telefonino, la macchina stampa le rice- vute per ognuno dei bagagli, lui le attacca al trolley e finito; deve poi solo far leg- gere il codice a barre. Quindi in molti settori, non in tutti, sta cambiando straordinariamente la divisione del lavoro. Il lavoro è fatto dal cliente, non è più fatto dal dipendente dell’impresa. Sono appena stato in Svezia: impossibile in Svezia comprare il permesso di caccia o di pesca in un negozio che prima lo vendeva; l’unico mezzo è farlo sull’iPad e ri- cevere il biglietto e la ricevuta del pagamento sul telefonino, se viene la Polizia «Ecco qua il telefonino». Non hanno neanche più l’idea che ci sia qualcuno che dia loro ai controlli il cartaceo, scelta che fra l’altro è ecologicamente inoppugnabile. Quindi molto si è spostato in questo senso da tempo. Più di recente si è realizzato un passaggio ulteriore grazie ai sensori disseminati ovunque, ogni smartphone ne ha qualche decina, ma sempre più saranno in tan- tissimi oggetti intorno a noi, dal termostato al frigo…. 3. Introduzione al tema del convegno 19

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