Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

In ogni caso, a mio parere, all’aumentare di questi rischi migliorano anche gli stru- menti utili a ridurli e controllarli. Pensiamo se il controllo dei permessi di accesso alla rete aziendale venisse fatto non più da un dipendente ma da un robot che può controllare il 100% dei dati disponibili e non solo un campione. Allo stesso tempo, i dati misurati dai sensori consentono un’accuratezza sempre più elevata su un’infinità di applicazioni e la precisione del dato di per sÈ riduce moltissimi rischi in tantissimi processi. Vi ho già detto, è tutto molto più preciso. Finiscono gli errori. Questa altra paura che frena molti cittadini, per esempio, come ho detto, dell’usare il Telepass, è una paura inesistente. Pensiamo anche alla blockchain o alla Distributed Ledger Technology (la DLT è la generalizzazione della blockchain: la blockchain è un tipo particolare di distributed ledger): qui la possibilità di avere un database diffuso e simultaneamente aggiornato in centinaia di luoghi diversi interconnessi rappresenta una garanzia enorme rispetto alle violazioni dell’integrità, individuate immediatamente. Per questo la blockchain si presta a utilizzi nei quali sia necessaria una sicurezza molto elevata. Va detto però che al momento ha ancora limiti per essere applicata su grandi flussi di dati e pro- blemi di consumi energetici molto elevati il che è rilevante. Concludo. Un buon ecosistema dell’innovazione prevede la collaborazione illuminata di tutti: imprese, cittadini, Governo, parti sociali. È un fattore competitivo primario. L’innovazione distrugge, come detto, in maniera strutturale e permanente una parte dei posti di lavoro che esistevano in precedenza e altrettanti ne crea. La fase di creazione dipende dall’esistenza di un buon ecosistema di innovazione quindi i benefici economici ed occupazionali sono riservati a quei paesi o comunità capaci di creare un contesto in cui l’imprenditorialità, l’innovazione ed il talento si svi- luppano e sono messi in condizione di prosperare. Vorrei che vi fosse chiaro che dal mio punto di vista da osservatore i vantaggi del digitale sono riservati a quelle nazioni o a quelle comunità che sono capaci di in- terpretare il digitale; quelli che non sono capaci diventano di serie B. L’Italia, con la situazione vista nell’uso delle nuove tecnologie, può recuperare? 3. Introduzione al tema del convegno 35

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