Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale
Qui potete vedere i loghi delle cinque società più importanti del 2017: Apple, Google, Microsoft, Amazon, Facebook. Già allora esse sottolineavano che l’IA ri- copriva un ruolo centrale nella loro attività. Centrale. Già allora, usavano inten- samente l’apprendimento profondo delle reti neurali, le reti neurali artificiali che abbiamo sviluppato nei miei piccoli laboratori a Monaco di Baviera e in Svizzera, presso l’Istituto Dalle Molle, fondato in Svizzera da un ricco Italiano, Dalle Molle, che ritenne fosse più facile creare una fondazione del genere in Svizzera, piuttosto che nel suo paese d’origine. In particolare, le aziende citate usavano la Long Short- Term Memory. Qualcuno ha mai sentito parlare di Long Short-Term Memory? Alzate le mani. Forse due o tre. Qualcuno non ha mai sentito parlare di Long Short-Term Me- mory? Alzate le mani. Noto che abbiamo un terzo gruppo in sala che non ha capito la domanda. La Long Short-Term Memory è una rete neurale in qualche modo ispirata al cervello umano. Nel nostro cervello abbiamo 100 miliardi di piccoli processori, chiamati neuroni, e ciascuno è connesso ad una media di 10 mila altri neuroni, il che si- gnifica che abbiamo 1 miliardo di milioni di connessioni. Alcuni sono neuroni di input. L’informazione arriva attraverso telecamere e microfoni, e ogni pochi mil- lisecondi ci sono centinaia di migliaia di pixel in entrata. Gli altri neuroni sono quelli di output, che controllano i muscoli delle nostre dita e i muscoli coinvolti nella produzione del parlato, e ciascuna connessione ha una forza che elabora la domanda «Quanto questo neurone influenza quell’altro neurone nell’esecuzione del prossimo passaggio?». In principio tutte queste connessioni sono casuali. La rete non conosce nulla. È incapace, come un bambino. Poi però, grazie ad un al- goritmo di apprendimento, alcune di queste connessioni diventano più forti ed altre più deboli. Col tempo, l’intera rete impara a risolvere ogni tipo di problema- tica, come il riconoscimento del parlato e la guida delle automobili, semplicemente apprendendo, come un bambino. Potete anche non aver mai sentito parlare della LSTM, la Long Short-Term Me- mory, ma è nelle vostre tasche, perché è presente in ogni smartphone. Ogni volta che usate il riconoscimento vocale con Google, quando chiedete per esempio La rivoluzione digitale 42
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