Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

ciechi si esauriscono più in fretta. Si parla di qualche decade. Oggigiorno, una grande Long Short-TermMemory usata per una traduzione da una lingua all’altra ha forse un miliardo di connessioni. Il numero di connessioni nel vostro cervello è un milione di volte superiore: un milione di miliardi di connessioni. Ma tenete a mente che ogni cinque anni otteniamo dieci volte tanto, il che significa che in trent’anni potremmo disporre di ciò che manca. Otterremo un milione in più. Ciò significa che in trent’anni avremo piccoli dispositivi di calcolo che avranno più connessioni di un cervello umano, e saranno connessioni molto più rapide. Saranno connessioni elettroniche, non lente come quelle di oggi. Tutto è destinato a cambiare. Già prima di quel momento assisteremo a prestazioni extra-umane in diverse professioni, anche in quelle che sono rilevanti per questa parte del mondo, per il Piemonte. Cosa succederà quando le macchine saranno realmente più intelligenti degli esseri umani? Non ho dubbi che succederà. Saranno molto più intelligenti di noi. Lo scopo della mia vita è questo: costruire qualcosa di simile. Sin dall’adolescenza ho sempre voluto farlo, e nel tempo ci siamo avvicinati un po’ di più a questo obiet- tivo. Proviamo a guardare al passato. Dove si colloca il genere umano all’interno del grande schema delle cose? Tutto è iniziato con il Big Bang, 13,8 miliardi di anni fa. Dividiamo questo arco di tempo per mille, arriviamo a 13,8 milioni di anni fa. Qualcosa di veramente importante è accaduto allora: comparvero i primi ominidi, i nostri antenati. Adesso prendiamo questo breve intervallo di 13,8 mi- lioni di anni e dividiamolo di nuovo per mille. Arriviamo a 13mila anni fa, quando furono inventate la civiltà, l’agricoltura e la domesticazione degli animali. Potete notare che tutta la storia della nostra civiltà costituisce solo un milionesimo della storia del nostro pianeta. Non è ancora finita, naturalmente. È come un flash nella storia del mondo. Il primo uomo che ha visto l’agricoltura è quasi lo stesso che ha visto la prima astronave nel 1957, e molto presto per la prima volta avremo una vera intelligenza artificiale, che meriterà davvero di essere chiamata così. E poi cosa succederà? Forse dovremo prendere l’ultimo intervallo di 13mila anni e divi- derlo di nuovo per mille, arrivando così a 13 anni. E forse saranno necessari solo 13 anni per trasformare tutto e renderlo irriconoscibile. Cosa faranno le intelligenze artificiali super intelligenti? Ovviamente si accorge- La rivoluzione digitale 50

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=