Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

che la tecnologia è una forza positiva nella società. E in effetti a me fa un po’ specie un convegno sul tema della trasformazione digitale, perché per me è un po’ come l’aria che respiro. Qualcuno che mi dica: «Ma guarda che ti voglio convincere a continuare a respirare», eh sì, grazie, in effetti se smettessi di respirare sarebbe un bel guaio. E così sarebbe un’illusione da parte di alcune delle aziende dire: «Okay, adesso per i prossimi due anni ci trasformiamo, poi basta, ci siamo trasformati, non venite più a romperci le scatole perché abbiamo finito». Non è un singolo sforzo. È necessario internalizzare la coscienza di uno sforzo con- tinuativo, in un mondo aperto che non gode più delle protezioni, che fosse della svalutazione della lira o di altri strumenti artificiali per trovare diversi equilibri, dove quindi si è esposti completamente alla concorrenza sia americana che cinese. Relativamente alle startup esistono da una cinquantina d’anni a questa parte, quindi non è qualcosa che improvvisamente si è presentato, non è un esempio che non vedevamo fino alla settimana scorsa e adesso «Mamma mia, cosa sono queste startup?». Cominciamo a capirle, è da cinquant’anni che il metodo esiste, di gestire il rischio: il rischio dell’innovazione esternalizzata all’interno di unità comoda- mente gestibili il cui fallimento è non solo accettato dalla società ma è gestito come componente necessaria per trovare soluzioni che sono sostenibili in termini di modello di impresa. Se io diecimila anni fa uscivo dalla caverna e andavo a destra invece che a sinistra, quelli che mi aspettavano la sera, non vedendomi tornare, sapevano che ero morto; se duecento anni fa dicevo a mia moglie «Senti, io mi sento energico, apriamo una bella taverna» e questa taverna falliva, io andavo nella prigione dei debitori, la mia famiglia si riduceva in povertà totale ed entrambi questi esempi sono un certo tipo di gestione del rischio. Oggi, specialmente una società come quella italiana di mammoni, ha il privilegio di poter correre rischi enormi. Abbiamo una risorsa incredibile di persone che non hanno ancora trovato la loro strada, che siano diciottenni, ventenni o trentenni. È bellissimo, perché vuol dire che hanno la possibilità di cercarla. La rivoluzione digitale 62

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