Torino2018 CONVEGNO NAZIONALE La rivoluzione digitale

Quindi abbiamo un grande potenziale per quel 20% di quota del sistema Paese che è quello che credo sia rappresentato qua oggi, però dobbiamo essere un po’ più esigenti. P ATRIZIO B IANCHI E anche di territori. Perché si sta generando una frattura nel Paese, fra territori che sono dentro questo sistema e territori che sono al margine. V ITTORIO C OLAO Assolutamente. E qui lasciatemi chiudere richiamando Fitoussi, che ha detto una cosa giustissima, che anche qui ne stiamo parlando da tempo: in Italia in partico- lare, in quei territori lì, ma anche in Europa, perché siamo sostanzialmente un posto piccolo e con tanta gente, l’ambiente, la valorizzazione del patrimonio cul- turale, il turismo e tutto quello che c’è attorno, col digitale diventano un’oppor- tunità enorme. E quindi, se introduciamo degli elementi di qualità di vita, ma anche di preservazione dell’ambiente, di mantenimento di tutto quello che ab- biamo, che è meraviglioso, con tutti i fenomeni di sviluppo dell’Asia, dell’India, quella diventa la grande opportunità. Quindi io sono ottimista per quanto riguarda il privato e l’impresa, però sul pub- blico, sulla Pubblica Amministrazione, sui sistemi bisogna cominciare a chiedere. Io vorrei che in un Paese dove c’è un partito al Governo che dice di essere com- pletamente gestito online, il primo link su come aprire un business fosse del Go- verno Italiano, fosse del Ministero dell’Industria, perché se no continuiamo a dire digitale e poi mi trovo che i primi due sono “Aprire una società offshore” e “Aprire una società a Dubai”. Scusate. L UCIANO F ONTANA È una buona indicazione. 5. Scenario di policy: una sfida per l’Italia 83

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