Vaticano2015 La buona impresa

Le imprese in cui operiamo contribuiscono alla prosperità del Paese, diffondono nel mondo l’orgoglio del lavoro italiano, creano opportunità di occupazione: per questo riducono le disuguaglianze e lottano contro la povertà. Siamo contrari alla speculazione finanziaria che, a differenza degli investimenti nell’economia reale, non produce nulla e crea bolle che, quando scoppiano, gene- rano crisi e accentuano il divario tra ricchi e poveri. Siamo tra i più tenaci avversari della corruzione e della criminalità economica che devastano le regole del mercato, diffondono la concorrenza sleale a danno degli onesti e generano sfiducia e pessimismo tra i cittadini. Siamo profondamente convinti che ogni iniziativa economica debba non solo es- sere sostenibile dal punto di vista ambientale ma contribuire in maniera significa- tiva al miglioramento di un pianeta di cui siamo non i padroni ma solo i custodi. Pensiamo che lo sviluppo debba basarsi sulla libertà economica e sull’autonomia dell’impresa, nell’ambito di regole chiare e controlli rigorosi. Perché ogni uomo deve essere libero di realizzare le proprie aspirazioni e i propri progetti, per dare il proprio contributo creativo alla crescita della società. Il lavoro non è solo uno dei valori fondanti della convivenza civile: è innanzitutto il presupposto indispensabile per la dignità e la libertà della persona umana. Non può esserci una società civile, giusta ed equa senza cittadini liberi dai bisogni e dalle emarginazioni. E questa libertà si realizza solo attraverso il lavoro, che è il più grande capitale del- l’uomo. Per questo crediamo che tra i principi del Cristianesimo e quelli dell’economia li- bera non ci siano contrapposizioni ma al contrario sostanziali consonanze. Sviluppo economico ed equità sociale sono indissolubilmente legati. Senza sviluppo economico non possono crearsi le risorse e i mezzi per combattere povertà, ridurre le disuguaglianze, dare opportunità agli emarginati e intervenire sugli squilibri nel mondo. La Buona Impresa. Le sfide della globalizzazione e la sostenibilità sociale 8

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