Vaticano2015 La buona impresa

il concetto di sostenibilità comprende aspetti economici, sociali e ambientali, anche la comunicazione aziendale tende ormai a informare attraverso un unico documento. Riguardo all’utilità del bilancio sociale, il dibattito è aperto. Alcuni lo ritengono uno strumento parziale, che dalle imprese è stato talvolta adoperato a fini soprat- tutto di comunicazione. In effetti, scorrendo i nomi di aziende che negli ultimi anni sono state coinvolte in violazioni anche gravi della legge, si scopre che molte pubblicavano un bilancio sociale ineccepibile. A mio parere, il nodo della questione è un altro: il bilancio sociale è utile in quanto accresce la sensibilità verso questi temi, ma non rappresenta di per sé il fulcro o la prova di comportamenti sostenibili. • Sarebbe opportuno renderlo obbligatorio anche per le Pmi? Rifacendomi a quanto affermato nel Libro Verde dell’Unione europea all’inizio degli anni Duemila, le rispondo di no. La sostenibilità è un fatto volontario che attiene al modo di organizzare e interpretare liberamente il ruolo dell’impresa nel contesto in cui opera. L’impresa deve ovviamente sentirsi obbligata a rispettare le leggi sulle questioni ambientali e sociali; la sostenibilità attiene, ripeto, al modo in cui essa decide di posizionarsi nella comunità di cui è parte. Piuttosto che in- trodurre obblighi, credo sia più importante attivare strumenti che sensibilizzino gli imprenditori e i manager a orientare la gestione d’impresa verso la sostenibilità. Quanto alle piccole e medie imprese, credo sia opportuno aiutare i “piccoli” a ri- conoscere i propri comportamenti virtuosi, messi in atto magari senza piena con- sapevolezza che sono rilevanti dal punto di vista della sostenibilità, accrescendo così il valore immateriale delle loro aziende. Più in generale, va promossa un’ampia riflessione sul ruolo e sugli obiettivi del- l’impresa contemporanea, che non possono ridursi a una ricerca dell’utile fine a sé stessa, ma vanno indirizzati verso una crescita complessiva della comunità. Trovo molto interessante, ad esempio, la riflessione sulla così detta “innovazione sociale”, ovvero il contributo che l’innovazione – nelle sue diverse forme, tecnologica, or- ganizzativa – può dare alla soluzione di problemi collettivi. Sono temi nuovi sui quali occorre lavorare e sui quali è importante che le imprese La Buona Impresa. Le sfide della globalizzazione e la sostenibilità sociale 26

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