Vaticano2015 La buona impresa

L’ ETICA FA VINCERE SUL MERCATO intervista a C LAUDIO G AGLIARDI Segretario Generale Unioncamere • Come si pone il sistema produttivo di fronte al tema della sostenibilità, della Cor- porate social responsibility e del bilancio sociale, che in base alla recente direttiva europea sarà obbligatorio per le imprese sopra i 500 dipendenti? In questi anni molte imprese hanno mostrato la necessità di far conoscere il pro- prio approccio “etico” agli stakeholder, talvolta impegnandosi volontariamente nella stesura di bilanci sociali, in molti casi cercando di valorizzare le scelte di so- stenibilità e di responsabilità assunte. A prescindere comunque da iniziative volontaristiche già avviate, ritengo che il si- stema produttivo nazionale su questi aspetti parta per così dire avvantaggiato ri- spetto ad altri paesi. Nei nostri territori l’impresa è diffusa, le filiere e i distretti sono realtà economiche fortemente legate alle comunità locali. Fermo restando che la direttiva impone l’obbligo della rendicontazione sociale solo alle imprese di grande dimensione, sono convinto che tutto il tessuto delle piccole e medie im- prese italiane sia in grado di cogliere la chance offerta dal fatto di rendicontare, comunicandoli, i valori sociali che sottendono l’attività produttiva, le responsabi- lità assunte nei confronti delle comunità, l’attenzione posta all’ambiente e al be- nessere dei lavoratori. Si tratta di informazioni preziose, che possono rappresentare elementi di compe- titività dell’impresa stessa, oltre a rendere le produzioni più vicine alla sensibilità dei consumatori e quindi diventare fattori premianti nella collocazione sui mercati nazionali e internazionali. 2. Ambiente e welfare, due dimensioni dell’impresa sostenibile 31

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