Vaticano2015 La buona impresa

“intangibile” strutturandolo intorno a tre capitali distinti e al tempo stesso profon- damente correlati: relazionale, strutturale e umano. In seguito, ricevendo apprezzamento e conferma dalla comunità degli analisti fi- nanziari con l’Oscar del Bilancio e della Comunicazione Finanziaria (2001), ab- biamo fatto evolvere ulteriormente il nostro approccio alla rendicontazione del valore aziendale, arrivando dapprima al 2007, anno in cui abbiamo sancito con il Bilancio del Valore – appunto – la definitiva integrazione tra bilancio economico, ambientale e intangibile; successivamente, anche alla luce dei principi contabili in- ternazionali, abbiamo sempre cercato di non venir meno a questo approccio, ana- lizzando in maniera particolarmente approfondita, nella Relazione sulla Gestione, gli aspetti di scenario macro-economico, di sicurezza e ambiente, ma soprattutto quelli più legati alla ricerca e sviluppo, all’organizzazione e alle risorse umane. Parallelamente, sull’onda di quanto successo in business lontani da noi, si è svi- luppata una grande attenzione dei media sugli aspetti sociali connessi all’attività imprenditoriale. Gli analisti finanziari, analizzando i bilanci delle aziende, foca- lizzavano la loro attenzione non solo su dati puramente economici, ma hanno esteso il perimetro di responsabilità delle organizzazioni anche all’ambito sociale, in primis sulle condizioni lavorative. È per questo che le maggiori case automobilistiche e i loro fornitori più strutturati, tra cui noi, hanno deciso di impegnarsi su questo tema. Risale al 2011 l’adozione del “Code of Basic Working Conditions” da parte di tutte le società del gruppo Brembo: un documento importante perché ci permette di dichiarare apertamente il nostro impegno da un lato contro il lavoro minorile, la discriminazione e la cor- ruzione, dall’altro a favore della libertà di associazione, della sicurezza e dell’am- biente, così come della promozione della salute sul posto di lavoro e del dialogo e della collaborazione con il territorio e le comunità locali. Contestualmente ci ha dato la grande opportunità di responsabilizzare a cascata la nostra catena di fornitura, diffondendo intorno a noi in maniera più pervasiva la dimensione etica del nostro modo di fare business, sulla linea dei principi già inclusi nel nostro Codice etico. 2. Ambiente e welfare, due dimensioni dell’impresa sostenibile 35

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