Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali
17 2. Democrazie, populismi e autoritarismi Questi sviluppi hanno un effetto pesante a livello di destabilizzazione politica. La disparità di reddito crescente è stata aggravata dalla crisi finanziaria, che ha am- pliato il divario fra quanti hanno beneficiato della rivoluzione digitale e della glo- balizzazione e coloro che sono rimasti indietro, inclusi molti esponenti della classe operaia nei paesi industrializzati. Questo divario si vede soprattutto fra le città globalizzate e l’hinterland, come accade, ad esempio, nel Regno Unito, dove Londra ed Edimburgo hanno più cose in comune fra loro rispetto al resto del paese e questo semplicemente perché sono due città. Città globali come Shangai, Londra, Parigi, San Francisco, Verona sono diventate degli snodi centrali nell’influenza globale e i cittadini di queste città hanno potuto approfittare delle opportunità che si sono presentate, mentre coloro che vivono nelle zone rurali e nelle città deindustrializzate spesso si sono sentiti dimenticati, trascurati e lasciati indietro, provocando frustrazione e risentimenti. Sono sorti, quindi, molti movimenti populisti, che non solo hanno vinto le elezioni, ma hanno anche conquistato il potere. La crisi finanziaria in questa situazione di stallo ha portato molte sfide per la sicu- rezza e si potrebbe anche parlare del terrorismo, ma non ne ho il tempo. L’incapacità di gestire il terrorismo si lega ad altro, cioè la mancata governance a livello globale delle migrazioni, che ha un impatto pesantissimo in Europa con milioni di profughi che lasciano i loro paesi di origine. Molti paesi destinatari di questi flussi migratori hanno sentito l’impatto e così vi è stata un’ascesa del nazio- nalismo, il quale poi ha ridotto la possibilità di trovare delle soluzioni a livello re- gionale e globale. A livello nazionale nasce, ad esempio, la Brexit, che si è verificata proprio nel momento in cui crollavano le frontiere del Medio Oriente come ri- sultato della guerra in Siria. C’è stato un indebolimento delle frontiere che ha por- tato questi flussi migratori e poi il tutto è stato ingigantito dai media e anche i vari partiti populisti hanno cavalcato l’onda di questa situazione. Tutto è interconnesso e queste tendenze si possono vedere in diversi paesi del mondo. La reazione antiglobalizzazione è eterogenea, c’è il terrorismo nel nome dell’Islam, c’è l’islamfobia (discriminazione dell’islam) e ci sono anche movimenti di sinistra
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