Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

Tavola rotonda C LAUDIO C ERASA Direttore Il Foglio Dato che abbiamo poco tempo, partirei subito con il professor Maffettone, chie- dendogli una cosa importante per inquadrare il tema. Noi oggi parliamo di rapporto complicato fra democrazia, populismo e autorita- rismo e viviamo una fase storica oggettivamente strana, perché ci troviamo in un contesto in cui il mondo cresce a una velocità significativa, ma allo stesso tempo c’è anche una crescita di populismi in tutto il mondo, comprese realtà che non avevano conosciuto forme di populismo così forte. Queste forme di populismo e di sovranismo, che osserviamo in giro per il mondo, hanno una qualche connotazione simile a quelle che abbiamo visto all’inizio del secolo scorso? S EBASTIANO M AFFETTONE Professore ordinario di Filosofia Politica - Luiss Guido Carli Dal Secondo dopoguerra (1945) in poi siamo cresciuti nella quieta consapevolezza che una pax democratica regnasse sopra di noi e che la democrazia stessa si ac- compagnasse inevitabilmente alla crescita economica. Il 1989 non ha fatto altro che rafforzare questa convinzione comune a studiosi e pratici. Qualcuno ha parlato addirittura di fine della storia. La storia stessa ha fatto in modo di falsificare le previsioni di coloro che ne preconizzavano la morte prematura. E da qualche anno, cominciamo a nutrire seri dubbi in proposito. La crisi del 2008 è stata il climax di questa sfiducia oramai diffusa. L’economista americano Premio Nobel Joseph Stiglitz, nel discorso di accettazione della sua laurea honoris presso la Università Luiss di Roma, ebbe a dire con ragionata enfasi che “il 2008 è stato per il capita- lismo quello che il 1989 è stato per il comunismo”. Nonostante l’esagerazione pre- 2. Democrazie, populismi e autoritarismi 25

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