Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

P AOLO M IELI Storico e saggista È complicato rispondere, ma tutto parte dalla crisi economica del 2008, perché ha generato in tutto il mondo l’idea che non fosse una crisi congiunturale di quelle che durano solo qualche mese o qualche anno. Prima noi concepivamo le crisi come un qualcosa di benefico, cioè una sorta di depurazione dei sistemi dalle loro malattie per ripartire successivamente sempre meglio. Tutti noi qui in sala siamo abituati all’idea che ogni anno è migliore del precedente, per cui poi ci divertiamo a cena a ricordare quando non c’era il cellulare. La crisi del 2008, e che in parte dura anche adesso, è stata una crisi scioccante, perché ha messo la parte più sviluppata del pianeta di fronte all’idea che non si sarebbe più andati avanti e che i figli non avrebbero vissuto meglio dei padri. Ma la colpa di chi è? Dei competenti in ogni ramo, perché con le loro competenze, con la loro alterigia e con la loro puzza sotto il naso ci hanno portato in questo mondo. I competenti sono, ad esempio, i banchieri, e alla fine è venuto fuori un mondo di demagoghi che sono il problema principale delle democrazie. I sinceri democratici e le persone perbene non è che combattevano contro i rozzi e i barbari, ma combattevano contro quella parte del proprio sistema che flirtava demagogicamente con ciò che veniva da fuori. Questo è stato il grande tema ed è il tema su cui possono soccombere le democrazie e ciò significa che a un certo momento (2008-2009-2010) in Italia e in Europa è cresciuto il numero di politici, intellettuali, uomini dell’economia e della finanza che, in modo più o meno diretto, strizzavano l’occhio a questa aggressione che c’era. Se voi guardate un dibattito televisivo o leggete con attenzione un giornale, fra le righe potete capire che questi strizzatori d’occhio sono i veri demagoghi e i nemici del sistema. Essi rappresentano ancora una minaccia reale, perché noi non siamo si- curi che il corso della storia riprenderà come l’abbiamo conosciuto in tutta la vita. Nessuno di noi, infatti, sa con sicurezza se ci sarà un momento in cui la vita ripren- derà a crescere come negli anni precedenti (vita, consumi, allegria, gioia di vivere). La sfida alle democrazie occidentali 32

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