Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

nonostante, bisogna capire che a fronte delle migrazioni ci sono comprensibili rea- zioni istintive di rifiuto soprattutto dalle classi più povere dei paesi ospitanti. Se così al riguardo il Papa può dire che dobbiamo accettare tutti i migranti, è anche vero che il Presidente del Consiglio non può dire la stessa cosa, perché deve tenere conto degli aspetti politici (e locali) della faccenda. In sostanza, mentre dal punto di vista religioso e etico, noi dobbiamo scommettere sulla comune umanità che unisce noi e gli altri, dal punto di vista politico ci vogliono regole di contenimento che rendano il fenomeno migratorio più accettabile. C’è stato in materia un deficit di politica grave e inaccettabile. Ho detto che il rifiuto dei migranti soprattutto da parte dei poveri dei paesi poveri è comprensibile. Quello che invece non è com- prensibile è l’assenza di mediazione politica. Che ci siano emozioni negative può accadere, ma che non ci sia una risposta politica in grado di trasformare il mero istinto in qualcosa di più ragionevole è meno ammissibile. Un secondo punto importante, se guardiamo all’emergere dei populismi, riguarda l’intelligenza artificiale con tutto il dominio del web. Il web non ha cambiato solo una tecnologia della comunicazione ma la società e la vita nel loro complesso. La morte dell’expertise, di cui si è detto, è collegata al fatto che il web consente a tutti di esprimere la propria opinione in maniera “autorevole”, e che detto in soldoni l’uomo della strada diventa uguale a un fisico teorico anche se si deve parlare di relatività generale. Se così una volta ci si doveva preoccupare prevalentemente della stupidità naturale, che non manca mai, ora ci dobbiamo preoccupare anche del- l’intelligenza artificiale. Dobbiamo creare anti-corpi al modo digitale di uniformare e orizzontalizzare le opinioni, creando rispetto per le competenze e gerarchie ra- gionevoli di significato. Ciò detto, non è neppure da escludere che nuove tecniche digitali possano contribuire a ridurre il populismo attraverso l’aumento di parte- cipazione politica che consentono. Noi, in altra sede, abbiamo tentato di capire che risultati potrebbe avere un impiego sistematico di blockchain in prospettiva politica e non economica. Ma, come già detto, sembra ancora presto per saperlo. È ovvio che – alla luce dei problemi che abbiamo affrontato oggi – si devono fare tante cose, a cominciare dal trovare una leadership politica stabile e politiche eco- nomiche per la competitività. Le prime due relazioni di stamane ci hanno dato 2. Democrazie, populismi e autoritarismi 37

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