Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

desco al quale difficilmente l’Italia potrà agganciarsi perché dal 2007 al 2017 noi abbiamo avuto sei governi. La Germania ha avuto un solo cancelliere e la Francia ha avuto tre Presidenti. Se l’Italia non trova il modo per dare una stabilità politica al governo di legislatura continueremo ad avere enormi difficoltà relative alla spesa e al debito pubblico e a tanti altri fattori di freno che caratterizzano il nostro paese. Eppure non siamo certo privi di punti di forza o di élite. Prendiamo, ad esempio, il caso degli avanzi commerciali manifatturieri italiani, che sono mostruosi. Perché c’è stato un numero consistente di imprese governate da imprenditori capaci che hanno saputo fare innovazione e buttarsi sui mercati internazionali portando a casa degli avanzi commerciali totali nell’ordine di 100 miliardi. È su questo terreno che l’Italia ha forza in Europa. Manca invece quello della politica. C LAUDIO C ERASA Farei adesso una domanda relativa a un caso avvenuto in Europa negli ultimi anni, cioè il caso del Portogallo. In Portogallo, prima delle ultime elezioni, il maggior partito del centrodestra e il maggior partito del centrosinistra hanno scelto in cam- pagna elettorale di sottoscrivere un insieme di norme di buon senso, che avrebbero sostenuto a prescindere dalla maggioranza successiva. Oggi vediamo che il Portogallo ha trovato una buona formula per andare avanti, grazie anche a questa idea di condividere il buon senso. In questa campagna elettorale che si sta per aprire in Italia, quali potrebbero essere due grandi temi che la politica non deve più rimandare per permettere all’Italia di crescere di più e andare meglio? S TEFANO P OSSATI Presidente Marposs Certamente il caso del Portogallo è un caso interessante, anche se temo non ri- producibile. 3. L’Europa di fronte al bivio tra crescita e rigore: un falso dilemma 53

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=