Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

Quando si decide, finalmente, anche se con grande ritardo, di avviare un’azione di controllo della qualità degli investimenti extraeuropei in Europa è per vedere se sono investimenti per la crescita o se sono per portare via il nostro saper fare e impiantarlo in un’altra parte del mondo, ammazzando così la qualità della pro- duzione europea. Si tratta di scelte politiche che noi dobbiamo avere il coraggio di fare e di portare a termine; per rinforzare tali scelte politiche possiamo cominciare col costruire un bilancio comunitario, che non sia la ridistribuzione dei soldi che arrivano dai vari paesi, ma sia un bilancio che abbia precisi obiettivi politici scelti dalla politica (Consiglio, Stati membri e Parlamento). Gli obiettivi non possono non essere politici se il problema è quello della crescita o della mancata crescita, con relativa soluzione del problema della disoccupazione (soprattutto giovanile), se il problema è quello dell’immigrazione, se il problema è quello della lotta al terrorismo e della sicurezza nel suo complesso. Il 25 marzo a Roma abbiamo firmato una carta in occasione della cerimonia per i Trattati di Roma e quella carta non è solo una pergamena ricordo, ma è un im- pegno politico che quelle cose messe nero su bianco siano poi applicate. Un’azione a favore di una difesa europea, cominciando dalla parte industriale della difesa europea, deve rappresentare una scelta anche di bilancio. Quando parliamo di immigrazione il problema non è soltanto quello di chiudere la frontiera libica per impedire che arrivino migranti illegali, ma il problema è quello di capire che cosa vogliamo fare noi con il nostro interlocutore dirimpettaio, che è un continente con miliardi di persone e che nei prossimi anni, se non ci sarà un cambiamento, si sposteranno dal sud verso il nord del mondo e non ci saranno navi o frontiere per poterli fermare. Quando ci sono questi spostamenti biblici neanche il più grande esercito della storia può fermarli, basti pensare che nemmeno l’esercito romano riuscì a fermare le invasioni che venivano da oriente. Noi abbiamo il dovere di intervenire in Africa con una politica e investimenti per l’Africa stessa, che abbiano un obiettivo strategico. La crescita demografica, il cam- biamento climatico, il terrorismo, la siccità, la carestia, le guerre civili, la povertà La sfida alle democrazie occidentali 70

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