Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

spingeranno milioni di persone a spostarsi se non si dà loro la possibilità di restare. Nessuno vorrebbe andarsene da casa propria, ma quando uno è costretto a fuggire per non farsi tagliare la gola o perché il proprio figlio muore di fame, allora noi abbiamo il dovere di fare una politica migratoria intelligente, moderna e che faccia dell’Africa un nostro interlocutore. Con tutti i leader africani con cui ho parlato non ce n’è stato uno che si sia detto contento di quello che sta facendo la Cina in Africa, perché il problema non si risolve con la colonizzazione cinese dell’Africa stessa. La Cina ha interesse solo nel business in Africa, mentre noi abbiamo interesse ad avere un rapporto con l’Africa diverso, perché ci interessa la stabilità e anche di avere delle opportunità, perché si tratta di un continente pieno di materie prime e noi siamo un continente industriale. Oggi il prezzo delle materie prime lo decide la Cina e la nostra industria è costretta a pagare tanto, perché la materia prima costa troppo. Un rapporto con l’Africa, quindi, può essere un rapporto basato su un mutuo interesse e qui anche voi, come imprenditori, avete un grande ruolo. La diplomazia economica europea può essere uno dei grandi protagonisti per farci giocare un ruolo strategico nel continente africano. Noi abbiamo interesse che cresca l’economia africana e che ci siano tanti imprenditori giovani, piccoli e medi. Abbiamo interesse che si possa sfruttare sul posto ogni risorsa che il padre eterno ha dato a quel continente, senza che quelle stesse risorse (petrolio, oro, ecc.) siano gestite dai cinesi insieme a qualche dittatore che pensa solo ad arricchirsi affa- mando il popolo. Non è questo quello che interessa a noi dal punto di vista politico e dal punto di vista economico. Se vogliamo risolvere il problema dell’immigrazione anche il bilancio comunitario deve essere indirizzato a dare vita a un “Piano Marshall” per l’Africa e deve essere indirizzato anche alla formazione, perché se la nostra industria ha bisogno di ma- nodopera da aggiungere a quella europea bisogna fare in modo che chi viene qui da noi parli la nostra lingua, rispetti le nostre regole, ma sia anche in grado di poter essere inserito nelle nostre imprese manifatturiere o agricole. 4. Intervento 71

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