Verona2017 CONVEGNO NAZIONALE La sfida alle democrazie occidentali

Sappiamo che complessivamente i livelli di aggregazione e di consolidamento che si sono realizzati in altre parti del mondo rendono sempre più indispensabile, anche per i migliori di noi, una crescita che non può essere più graduale, ma deve essere di dimensioni completamente diverse. Gli Stati Uniti, dopo il 2008, hanno fatto politiche industriali chiudendo l’antitrust. La Cina e altri paesi a scarsa democrazia e a scarso controllo dei loro conti pubblici stanno comprando aziende attive in diverse parti del mondo nei settori delle ma- terie prime e della trasformazione. Noi abbiamo anche applaudito all’internazio- nalizzazione di aziende italiane ed europee comprate da aziende di stato cinesi, dimenticando che queste, però, operano con risorse e con regole completamente estranee a quelle della democrazia economica. È questo il mondo con il quale noi ci misuriamo, quindi è benvenuta la riscoperta che in Europa occorra darsi una dimensione competitiva e una politica industriale continentali per garantire la tenuta delle imprese e dei settori industriali che fun- zionano. Abbiamo sicuramente nella Germania un punto di riferimento importante, per- ché, insieme all’Italia, è uno dei due grandi paesi manifatturieri europei. Quando però ci sediamo disuniti ai tavoli dei confronti internazionali andiamo incontro a fallimenti. La Gran Bretagna è il grande supermercato d’Europa poco interessato alle politiche di competitività manifatturiera, la Francia è molto attaccata a difendere i suoi in- teressi agroindustriali, l’Italia e Germania sono unite nella cultura manifatturiera, ma purtroppo sono divise dai loro interessi. È qui che manca la capacità di sederci uniti con un’univoca politica commerciale europea, così come è indispensabile un’unica politica estera europea e un’unica politica industriale europea. Fino a oggi questo tema era determinante per rendere possibile la tenuta econo- mica e anche sociale dei nostri paesi, ma oggi la partita è diversa e più grossa. I temi della sostenibilità del paese, che sembrava avessero, dopo Parigi, finalmente preso una piega un po’ più positiva, si trovano nuovamente a essere messi in discus- sione da uno dei più grandi paesi inquinatori del mondo, che sono gli Stati Uniti. La sfida alle democrazie occidentali 80

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