Possiamo, per esempio, pensare a sistemi che non sono ancora estremamente efficienti, ma che iniziano ad avvicinarsi alla competitività, che sono, ad esempio, quelli della cattura del CO2, perché oggi la cattura del CO2 in post-combustione può essere fatta – qui Francesco Starace mi potrà correggere perché è sicuramente molto più informato di me – con costi che sono dell’ordine dei 70-75 euro per tonnellata. Se pensiamo che una tonnellata di CO2 oggi costa, dal punto di vista del pagamento della tonnellata, intorno a 60 euro, forse incominciamo a non essere in linea con il mercato. Iniziamo a pensare o di generare idrogeno oppure comunque di continuare a utilizzare queste centrali. Poi, voglio dire un’ultima cosa, che temo mi darà una veste poco simpatica, perché il discorso delle tecnologie, della transizione energetica, è un discorso che molto spesso è – non voglio dire inquinato – comunque molto caricato da ideologie. Io credo che quando si parla di tecnologie, bisognerebbe cercare di essere il meno ideologici possibili, più attenti agli impatti, più attenti anche a quello che diceva Catia prima, cioè alla correlazione fra le tecnologie che usiamo e alle risorse che possiamo usare. Pensiamo alle difficoltà e alle tensioni che ci sono oggi, per esempio, per recuperare il litio. Stanno facendo degli esperimenti in Cile per recuperare il litio dall’acqua. Due tonnellate d’acqua per un chilo di litio. Vediamo che c’è un’ansia nel recuperare queste risorse. Tutta questa premessa per dire che probabilmente non ci dobbiamo dimenticare degli sviluppi molto interessanti che sta avendo anche la tecnologia nucleare, su cui stanno investendo più o meno tutti i paesi del mondo, ma non l’Italia: la tecnologia nucleare di quarta generazione, che è una tecnologia che ha tante differenze con le precedenti. Noi, quando pensiamo al nucleare oggi, pensiamo ai PR, ai grossissimi impianti che sono in costruzione in Francia e in Finlandia e che chissà quando vedranno la luce, perché sono un qualcosa di mastodontico, che hanno delle difficoltà immense dal punto di vista dei costi e anche dal punto di vista tecnico. La quarta generazione è una generazione che lavora con criteri diversi. Innanzitutto, la reazione di fissione non si autosostiene, ma dev’essere continuamente in4. Transizione ecologica ed energetica 99
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