vista del business. Noi, in Enel, abbiamo provato di tutto. Se vogliamo, io ho purtroppo con l’età che ho, qualche anno meno di Michael Spence, mi difendo. Essendo laureato in ingegneria nucleare e avendo passato tutta la mia vita a costruire impianti di generazione termica, tutti, di qualunque tipo, per poi approdare nelle energie rinnovabili, ho la sensazione di vivere un déjà-vu e mi trovo sempre in difficoltà quando ne parlo, perché, da una parte, è bello ricordare il passato; dall’altra, è incantevole guardare la fantascienza; ma la realtà che abbiamo in questo momento davanti è che, per i prossimi dieci anni, ci sono le rinnovabili e le batterie. Il resto o è fantascienza o è storia. MYRTA MERLINO Credo sia stato di una chiarezza assoluta. Il messaggio è semplice: il nucleare non risulta realistico. Il Paese si è già diviso più volte su questo. Ogni volta che si riemerge il nucleare, si rientra nello stesso meccanismo e quindi tanto vale lavorare strenuamente su strade alternative. FRANCESCO STARACE Colgo l’occasione per dire che con il ministro Cingolani mi trovo assolutamente d’accordo e lui la cosa è reciproca, nel senso che stiamo affrontando lo stesso aspetto della cosa. C’è tanto da studiare, ma poco da fare. MYRTA MERLINO È così. Torniamo un momento a Catia Bastioli, perché volevo tornare un attimo al tema delle resistenze al cambiamento, che sono un po’ un refrain nella cultura di questo Paese. Forse è questa una delle cose su cui dobbiamo lavorare. 4. Transizione ecologica ed energetica 103
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