Bologna 2021 - Convegno Nazionale "La grande transizione"

Il modello Genova è una di quelle azioni che continuiamo a usare come benchmark positivo. Qual è il segreto? Come può diventare una buona pratica replicabile? Desideriamo sapere questo in pillole. UGO SALERNO Permettimi di dire che proprio l’ottimismo, che probabilmente è parte del mio carattere, perché altrimenti non avrei affrontato certe sfide, mi ha permesso di essere fortunato e mi ha portato poi a un ragionevole risultato positivo. Il discorso del ponte Morandi è un discorso che abbiamo affrontato con ottimismo, però volevo riferirmi anche a quanto ha detto Francesco Starace, che è una persona che io stimo, perché è un grandissimo tecnico, è un grandissimo esperto. Quanti di noi appena è iniziata la pandemia avrebbero pensato che avremmo avuto un vaccino in un anno? Allora, questo vuol dire che l’industria, la tecnologia e l’impegno trasformano la fantascienza in realtà. Lo voglio dire e assolutamente non con uno spirito polemico e lo confermo. Io considero Francesco Starace una persona di grandissima esperienza. Lui ha in mano una parte delle sorti importanti del nostro Paese, ha una grande responsabilità. Credo che sia importante che lui ci pensi. Per il discorso del ponte, è stata un’esperienza estremamente complessa, perché se avessimo costruito quel viadotto in mezzo alla Val Padana, anche con il tempo definito non avremmo fatto niente di strano, assolutamente. L’abbiamo costruito con le case sotto, con una piccola azienda, che si chiama Ansaldo Energia, che doveva tirare fuori le turbine e nel frattempo vedeva la demolizione del vecchio ponte Morandi, che per tre quarti era ancora in piedi. L’abbiamo costruito con quattro vie di comunicazione in cui girava la gente, con due linee ferroviarie che dovevano essere in funzione con alcune infrastrutture che ogni tanto ci accorgevamo di trovare nel terreno, perché quella era una zona fortemente antropizzata. Poi mettiamoci anche il Covid, che ha influito dandoci anche, diciamo, una ulteriore esperienza. Noi, come RINA, eravamo i registi dell’operazione: project management, direzione lavori, ecc. Devo dire che questo è La grande transizione 106

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