stato un successo della volontà comune. C’è stato un commissario, c’è stato un project manager, che eravamo noi, ci sono state le aziende, c’è stata la burocrazia. La burocrazia è stata la chiave di tutto. La burocrazia ha risposto come dovrebbe fare la burocrazia di un Paese avanzato. Noi non abbiamo saltato nessun passaggio tranne quello della gara, che è stato fatto secondo normative europee. Per il resto, non abbiamo saltato nessun iter burocratico. Abbiamo applicato il codice degli appalti avendo delle risposte in tre giorni invece che in sei mesi. Catia conosce benissimo e nel particolare il mondo del Ministero dell’Ambiente. Abbiamo avuto anche l’amianto. Abbiamo avuto delle esperienze comuni anche in quel senso. In quel momento, è cambiato tutto. Dire che non è ripetibile mi fa tristezza, perché vuol dire che noi ci arrendiamo e che la burocrazia deve funzionare come erratamente ha funzionato fino a oggi e che quindi il Paese non ha speranze di fare le cose in tempi rapidi e in tempi ragionevoli. Io non ci credo. Questa esperienza dimostra che si può fare benissimo. MYRTA MERLINO Grazie, Ugo Salerno. Penso che sia interessante questo racconto perché ho la sensazione che sia davvero un esempio paradigmatico del nostro Paese, anche per le difficoltà, perché è l’Italia descrivendo come hai operato, l’iter e la forte antropizzazione, hai descritto l’Italia che è un Paese più complicato degli altri da questo punto di vista, ma anche più ricco, anche dal punto di vista umano di molti altri. Starace, non so se vuole a sua volta rispondere a Ugo Salerno. Io, invece, ho una cosa da dirle, perché ieri Mario Draghi, parlando della Cop26, ha detto una frase che mi ha impressionato. Ha detto: “Bisogna agire subito, è codice rosso per l’umanità”. Quindi, dal suo osservatorio, che, come abbiamo detto, è particolare, è speciale ed è molto incisivo per quello che accade in questo Paese, secondo lei, qual è il prossimo passo? 4. Transizione ecologica ed energetica 107
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