il vento, quindi vanno da minimi a massimi. Si può notare con grande piacere che le due tecnologie che ho appena citato, quelle da mettere, sono ai minimi e addirittura sotto ai minimi (Slide 12, pag. 125). Quindi io ne traggo come conseguenza un’indicazione, dove tutti possiamo, se vogliamo, anche a livello individuale, fare qualcosa. Ho messo a casa dei pannelli solari che non avrei mai messo, se due anni fa non fossi diventato un missionario. Da marzo a oggi ho già immesso 2 tonnellate di CO2 in meno. Sono pochissime, ma se tutti mettono dei pannelli solari, la quantità immessa si riduce drasticamente. Ho dismesso la mia vecchia auto a gasolio, perché era inquinante, ne ho comprato una nuova molto meno inquinante. La mia azienda è una banca, un gruppo bancario. Scusate, se parlo di me, ma che CO2 immette? Quella per il riscaldamento o per il raffreddamento soprattutto, ma in realtà noi siamo energivori perché abbiamo un’infinità di computer e consumiamo quindi una quantità enorme di energia elettrica, quella che Starace prevedeva che diventerà il futuro. Già, ma ci siamo preoccupati che quell’energia elettrica venga da fonti rinnovabili in maniera che non sia l’energia che consumiamo che fa emettere CO2? Noi come Gruppo Bancario abbiamo deciso di intervenire in modo chiaro e, fra tre o quattro settimane, vedrete gli annunci che si possono fare come azienda bancaria. Quindi ogni tonnellata in meno è preziosa – con la macchina solare – e questo modo di ragionare va ricompreso in questo campo. Non ne abbiamo parlato poco, ne abbiamo parlato. L’economia circolare. L’economia circolare cambia il mondo, perché non prendiamo più dalla terra, come continuiamo a fare oggi, per il fatto che ne preleviamo il 92% di quello che serve per fare i nostri prodotti, ma ci stiamo mettendo nell’ottica di prelevarne sempre meno perché lo prendiamo da prodotti già esistenti. Il fatto che l’Italia, nel circolare, sia stata menzionata come la prima nazione mi rende particolarmente contento. Non mi dilungo oltre, il tema è troppo complesso e qui Sassoli Lorenzo mi sgriderebbe moltissimo. Vengo brevemente ad alcuni commenti sulle altre transizioni (Slide 13, pag. 126). Nel Convegno Nazionale dei Cavalieri del Lavoro di Torino che ho presieduto tre anni fa, nell’intervento di apertura affermavo relativamente all’ecosistema dell’innovazione digitale che esso nasce dalla collaborazione illuminata fra imprese, isti5. Conclusioni 117
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