Ovviamente non sono atteggiamenti, risposte ed emozioni univoci. Ci è stato chiesto di indagare molto sulle emozioni della popolazione. Viviamo una situazione di sospensione, dove, come vedremo tra poco, il clima, il sentimento prevalente è quello della speranza, non disgiunto però da paura, preoccupazione e così via. Proviamo a vedere che cosa è emerso da questa ricerca, non prima però di avervi detto che è una ricerca molto ampia e corposa. I risultati saranno messi a vostra disposizione, come ha detto il presidente Sassoli de Bianchi, e quindi mi soffermerò soltanto sugli elementi principali. Però, nell’ultima parte dell’intervento, vorrei anche darvi conto delle tantissime ricerche che abbiamo realizzato sul clima sociale, in Italia e non solo, e quali possono essere le prospettive e le sfide che ci aspettano, per i giovani e per la popolazione in generale. In una ricerca molto ampia, ovviamente l’aspetto metodologico è quello che tedia di più. Non mi ci soffermo, è solo per dirvi che abbiamo avuto un approccio sia qualitativo sia quantitativo. Cosa vuol dire qualitativo? Per chi non ha dimestichezza con le ricerche demoscopiche, sono ricerche gestite da psicologi per riuscire a far emergere gli elementi non razionali, le emozioni, l’affettività e tutti quegli aspetti che, però, incidono, influenzando moltissimo i nostri comportamenti. Poi c’è la classica fase quantitativa per misurare, per dimensionare i fenomeni. Abbiamo lavorato su un campione di giovani, però abbiamo voluto anche indagare – questo è un elemento molto importante che ci ha dato, almeno a noi di Ipsos, una certa sorpresa – anche studenti frequentanti il Collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” di Roma. Ci sono risultati davvero sorprendenti su aggregato. Abbiamo lavorato sulla popolazione matura. Poi ovviamente c’è stato un campione estensivo: mille intervistati rappresentativi della popolazione, più un sovra campione di giovani. Cosa è emerso da questa ricerca? Innanzitutto, vi sorprenderà il fatto che chiedendo “Le sue condizioni, le condizioni economiche della sua famiglia, come sono cambiate?”, il 56% riferisce che: “Non sono né migliorate né peggiorate” (Slide 2, pag. 34). Vedremo in conclusione del mio intervento la frattura tra garantiti e non garantiti, cioè tra le dimensioni all’interno del Paese di coloro che sommando tutto, in questa situazione, non hanno avuto un peggioramento. Poi, però, il 37% 2. Relazioni di scenario 23
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