Poi, dobbiamo considerare l’impatto psicologico della pandemia. Abbiamo chiesto: “Le capita più o meno spesso di essere preoccupato, ansioso e così via?”. Anche qui sottolineerei un elemento, ma non per tranquillizzare. La parte colorata in grigio che vedete, è la risposta di coloro che dicono “Più o meno come prima, non è cambiato molto” è quasi sempre prevalente. Poi, però, tra coloro che non dichiarano che non è cambiato nulla, prevalgono situazioni piuttosto complesse, preoccupazione, ansia, nervosismo, irritabilità, depressione, tristezza, l’essere sopraffatto dagli eventi e così via. Mi ha colpito molto, tra i giovani, il fatto che il sentirsi solo, per il 38%, è superiore rispetto a quello che rileviamo nella popolazione in generale, proprio perché abbiamo discusso più volte in questi mesi sulla dimensione relazionale come elemento che manca ai giovani, così come l’essere spaesato, disorientato: 39% tra i giovani, 32% nella popolazione. “Quali sono le emozioni prevalenti?” (Slide 6, pag. 36). La speranza è al primo posto, il 29%. Poi, però, abbiamo preoccupazione, stanchezza. C’è anche ottimismo, il 16%, e così via. È chiaro che in questa fase le emozioni negative prevalgono su quelle positive. C’è anche una difficoltà particolarmente acuta nel proiettarsi nel futuro, nella possibilità di realizzare i propri progetti personali (Slide 7, pag. 37). Difficoltà che è sicuramente molto diffusa nella popolazione. È interessante, però, che i giovani, da questo punto di vista, siano percentualmente più ottimisti, di poco, il 35% contro il 31% della popolazione. Vi mostrerei qualche dato qualitativo, che è per me particolarmente importante, ed evidenzierei la differenza tra gli studenti che vivono nel vostro collegio rispetto ai giovani. I giovani, in qualche modo, in sintesi, si sentono come sopraffatti dalla pandemia. Il contraccolpo sia psicologico sia emotivo è molto forte. Si sentono spaesati e incerti sul futuro (Slide 8, pag. 37). È diverso il quadro che emerge tra i giovani del vostro collegio (Slide 9, pag. 38). Esistono caratteristiche diverse dal punto di vista dell’impatto psicologico. C’è una voglia di riscatto. Sono molto più misurati dal punto di vista emotivo. Sono altamente preparati a un approccio più razionale e analitico. Sono reattivi e ricettivi a ogni stimolo. La popolazione matura, quella composta dal resto del campione La grande transizione 26
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