Il terzo aspetto riguarda la pandemia. La pandemia è incredibilmente restia ad andarsene e, per quanto posso essere schietto, la diffusione del vaccino a livello mondiale va veramente male. La quantità di persone vaccinate nei paesi a basso reddito, inclusi quelli africani, immediatamente a sud dell’Italia, va dal 3% al 4% della popolazione. Questo non è accettabile, a meno che non vogliamo dover affrontare le varianti Delta 2, Delta 3 e Delta 4. Semplicemente non si può andare avanti così. Io e altri studiosi siamo parte di quel processo che cerca di assicurarsi che questo quadro cambi e ho la sensazione che cambierà. L’Europa ha inviato milioni e milioni di dosi vaccinali AstraZeneca in Sudafrica. Si terrà un summit incentrato sul vaccino pandemico. Stamattina è giunta la notizia che gli Stati Uniti hanno acquistato ulteriori 500 milioni di dosi da donare ai paesi che ne hanno disperatamente bisogno. Quindi forse stiamo voltando pagina, ma vi è quantomeno un rischio significativo in termini di velocità di ripresa. L’ultimo aspetto di cui voglio parlare credo sia evidente a tutti voi: viviamo una nuova normalità climatica. Questa estate abbiamo vissuto una serie di eventi climatici estremi con frequenza, gravità e portata mondiale che non si erano mai viste prima. La mia opinione, per quello che può valere, è che adesso questo fenomeno abbia raggiunto delle dimensioni e una portata notevolmente ampie da causare venti contrari macroeconomici nell’economia. Inizieranno a manifestarsi nei prezzi delle attività, sicuramente in quelli dell’assicurazione, nel sistema di assicurazione globale, sia privato sia sociale. L’organizzazione internazionale non è strutturata per il nuovo sistema mondo in cui ci accingiamo a entrare. Il panel ONU, l’IPCC, cioè il gruppo autorevole di esperti sul cambiamento climatico, ha pubblicato un rapporto schietto ad agosto, specificando essenzialmente: “Guardate cosa succede intorno a noi. Questa è la nuova normalità climatica per i prossimi 20 anni”. C’è ancora un’enorme sfida da affrontare a Glasgow. Quindi non possiamo semplicemente rilassarci e dire che è fatta. Però, la finestra di tempo per prevenire un cambiamento climatico significativo è ormai chiusa. Abbiamo perso quell’occasione. Quindi penso che tutte queste cose siano dei venti contrari gestibili, ma esistono e sono reali. La grande transizione 50
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